Guerra in Ucraina, Palasalute di Imperia diventa hub per gestire emergenza profughi
Non solo tamponi per il Covid-19, ma anche assistenza e visite pediatriche
Imperia. Tamponi per verificare eventuali casi di positività al Covid-19, vaccinazioni, ma anche visite e assistenza, sopratutto ai tanti bambini fuggiti con le loro mamme dall’Ucraina, invasa dai russi. Il Palasalute di Imperia da oggi è stato trasformato in hub sanitario per l’accoglienza dei primi profughi ucraini giunti nel capoluogo di provincia. Già nel pomeriggio, presso la struttura gestita dall’Asl1 Imperiese, 24 profughi si sono recati per il tampone: uno è risultato positivo.
«Oggi abbiamo aperto per un paio di ore e accolto profughi provenienti dall’Ucraina – ha affermato il dottor Carlo Amoretti, direttore del distretto sanitario di Imperia – Ma che già da qualche giorno sono presenti sul nostro territorio e che sul passaparola sono venuti qui per la registrazione, il primo tampone e gli appuntamenti vaccinali e di igiene. Oggi sono giunte a Imperia altre ventitré persone che accoglieremo domani, come accoglieremo nei prossimi giorni le persone che si presenteranno sul nostro territorio».
Come avviene l’assistenza sanitaria? «Il primo passaggio è il cosiddetto “Stp” ovvero lo status di straniero temporaneamente presente, che dà diritto ai servizi più urgenti, come il pronto soccorso o il 118, se mai fosse necessario; ma offre anche le prestazioni di prevenzione: quindi, il percorso vaccinale e lo screening della malattie infettive diffusive e l’accesso al consultorio. Minori e donne gravidanza hanno diritto all’iscrizione al servizio sanitario nazionale. Abbiamo anche informato i nuclei familiari, che se volessero possono attuare questo percorso che dà diritto al pediatra di libera scelta per i bambini e al consultorio per le donne. Queste informazioni le abbiamo date per scritto sia in lingua italiana che ucraina».




