Dipendenze, Costa: «Ruolo di operatori e volontari di Cri è prezioso e decisivo»

31 marzo 2022 | 15:49
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Dipendenze, Costa: «Ruolo di operatori e volontari di Cri è prezioso e decisivo»

Ha visitato l’Agenzia Nazionale di Croce Rossa Italiana per le dipendenze patologiche Fondazione Villa Maraini

Genova. In mattinata si è svolta la visita del sottosegretario al Ministero della Salute Andrea Costa presso l’Agenzia Nazionale di Croce Rossa Italiana per le dipendenze patologiche Fondazione Villa Maraini, accolto da oltre 300 persone tra vertici e operatori della Fondazione e soprattutto dagli utenti in cura.

«La sofferenza legata alla droga è tanta, per questo noi accogliamo tutti anche quelli che ancora non riescono a smettere, perché il problema delle terapie antidroga è non superare il punto di non ritorno, ovvero fare in modo che l’utente non muoia di overdose o non si prenda epatiti virali oppure HIV» – chiarisce Massimo Barra che prosegue – Noi dopo aver ricevuto molti riconoscimenti a livello internazionale, vorremmo essere considerati come un hub qui a Roma per la cura delle dipendenze patologiche, ottenendo quel sostegno politico che ci aiuterebbe a salvare sempre più persone dalla dipendenza patologica».

Il sottosegretario Costa, unitosi al cerchio, su modello di quelli terapeutici che ogni giorno si realizzano nella struttura romana insieme ad utenti, operatori, medici e psicologi di Villa Maraini e con i volontari di Croce Rossa, prendendo la parola ha detto: «Tra le mie deleghe c’è anche la prevenzione, il monitoraggio e i percorsi terapeutici connessi al fenomeno delle dipendenze. Motivo per il quale ho voluto vedere di persona tutto l’incredibile lavoro che viene svolto dalla Croce Rossa italiana tramite la Fondazione Villa Maraini e di cui Massimo Barra mi aveva parlato con orgoglio e trasporto. Colgo dunque l’occasione per ringraziare nuovamente gli operatori e i volontari che ogni giorno raggiungono, accolgono, assistono, curano tutti coloro che si rivolgono ai servizi della struttura, ponendo la persona, con le sue fragilità, al centro, permettendogli così di ritrovare quella dignità negata dalla dipendenza e dallo stigma, consentendogli di coltivare la speranza di riappropriarsi della propria vita. Con oggi iniziamo un nuovo percorso di approfondimento ed inclusione della vostra realtà in un contesto di azione, integrazione e coinvolgimento che sto portando avanti a livello nazionale, perché bisogna dare risposte e sostegno a chi cerca di uscire dalla dipendenza, qualunque essa sia. Il vostro ruolo è prezioso e decisivo. Ho avuto la conferma di quanto crediate nella vostra missione e della passione con cui la vivete: questo fa funzionare tutto! Torno, quindi, arricchito al mio lavoro dopo questo incontro, consapevole del fatto che qui non viene lasciato indietro nessuno».

Andrea Costa