Diano Marina, Matteo Francardo è medaglia di bronzo ai campionati italiani di Kendo, antica arte dei Samurai
Una disciplina sportiva, una filosofia di vita o un modo per allenare la mente: ognuno vive il Kendo secondo la sua visione ma per tutti la regola fondamentale è il rispetto dell’avversario.
Diano Marina. L’antica arte dei Samurai giapponesi oggi è diventata Kendo, una disciplina di arti marziali che se in Giappone è la più praticata, da alcuni anni sta prendendo piede anche in Italia e soprattutto in provincia di Imperia.
Matteo Francardo, atleta dianese, è campione italiano con un piazzamento al terzo posto agli ultimi campionati italiani, che si sono svolti lo scorso weekend a Modena, con oltre 140 partecipanti.
Una passione che dura da undici anni quella tra Matteo, 30enne, e il Kendo, dimostrando come con costanza e determinazione si possa arrivare molto lontano.
«Il Kendo è la scherma giapponese, ovvero la trasposizione delle antiche tecniche dei Samurai nella pratica. Gli sfidanti si affrontano con una spada fatta di bambù e le protezioni per le quattro parti sensibili in combattimento: testa, polsi, fianchi e gola. Nel Giappone feudale i Samurai seguivano un Signore ed erano considerati militari d’elite; un po’ come i nostri cavalieri, spesso appartenenti a famiglie nobili. Praticavano tecniche segrete tramandate di generazione in generazione. La disciplina con gli anni si è evoluta e nel ‘900 i maestri di spada hanno iniziato a codificarla, facendo nascere il Kendo moderno e successivamente la sua Federazione».
Una disciplina sportiva, una filosofia di vita o un modo per allenare la mente: ognuno vive il Kendo secondo la sua visione ma per tutti la regola fondamentale è il rispetto dell’avversario. Matteo, ora istruttore della disciplina presso il dojo CSSK di Imperia, ha organizzato proprio nel capoluogo di provincia i campionati italiani nel 2018, in un evento che aveva richiamato presso il palazzetto dello sport imperiese, i migliori atleti nazionali.