Agricoltura in Liguria, Alberto: «Costi ormai insopportabili, allevatori costretti a ridurre le razioni per gli animali»

10 marzo 2022 | 11:39
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Agricoltura in Liguria, Alberto: «Costi ormai insopportabili, allevatori costretti a ridurre le razioni per gli animali»

«L’agricoltura non riesce a ribaltare l’incremento dei costi di produzione sui prezzi di vendita»

Genova. La tempesta perfetta si sta abbattendo sull’agricoltura ligure. Un mix di condizioni generali e locali mettono in discussione la stessa possibilità di continuare ad andare avanti.

«In pochi mesi si è annullato quel poco margine che alcuni settori produttivi stavano faticosamente realizzando, ora siamo a bilanci in rosso – spiega Aldo Alberto, presidente di Cia Liguria -. Crescita esponenziale dei prezzi di energia, fertilizzanti, imballaggi, bottiglie e alimenti per gli animali che portano i costi di produzione a livelli ormai di assoluta insostenibilità».

Ci sono produzioni tipiche ed importanti, realizzate fino a ieri in serra, che vengono posticipate e sostituite con colture di minor pregio, ma che non necessitano di riscaldamento; gli allevatori stanno riducendo le razioni alimentari agli animali per fronteggiare i costi dei mangimi che in un anno sono cresciuti dell’80%.

«A questi costi diretti occorre aggiungere quelli indiretti – prosegue Aldo Alberto -. Stanno diventando problematici i trasporti, per costi e modalità di servizio visto che i mezzi non partono se non hanno il carico al 100% , rendendo più complessa l’organizzazione logistica; le tariffe sono quasi raddoppiate e come non bastasse, una rete autostradale regionale che ogni giorno produce chilometri di code, una gestione vergognosa, i cui costi ricadono sugli utenti anziché sulla proprietà delle Autostrade».

Il tutto in un quadro incerto reso ancor peggiore dalla drammatica situazione del conflitto Russo-Ucraina che si innesta su una situazione ancora incerta sul fronte Covid. «L’agricoltura non riesce a ribaltare l’incremento dei costi di produzione sui prezzi di vendita. Un esempio? Il prezzo alla stalla del latte è lo stesso di un anno fa con costi cresciuti a dismisura che fanno sì che per ogni litro di latte l’allevatore riceva 39/41 centesimi a fronte di un costo di produzione accertato di 45 centesimi – rimarca il presidente di Cia Liguria -. Una situazione che ritroviamo in quasi tutti i prodotti agricoli freschi. La situazione è insostenibile e va affrontata con tempestività, attraverso un sistema coordinato di interventi sia sul fronte del raffreddamento dei prezzi delle materie prime e dell’ energia, sia rimodulando su tutta la filiera, fino al consumatore finale, una redistribuzione equa dei maggiori oneri, tale da consentire la sopravvivenza di settori produttivi strategici per la nostra economia».