Acqua santa in boccetta a Sanremo, l’idea di don Giuseppe Puglisi

20 marzo 2022 | 10:54
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Nata per sopperire alla mancanza delle acquasantiere, non più in uso dall’inizio della pandemia per ragioni sanitarie

Sanremo. Acqua benedetta in boccetta per evitare di intingere le mani nell’acquasantiera e continuare a rispettare le norme sanitarie anti Covid. É questa l’idea che ha avuto donGiuseppe Puglisi, responsabile degli ospedali di Bordighera e Sanremo, parroco della frazione di San Bartolomeo e officiante presso l’ex chiesa anglicana di Ognissanti, per reintrodurre l’acqua santa nelle messe e nelle cerimonie, ma il cui utilizzo è stato sospeso all’inizio della pandemia per ovvie ragioni.

«L’acqua benedetta è un sacramentale molto importante per ogni credente – racconta don Puglisi – . A causa della pandemia naturalmente si è dovuta togliere perché tenere una bacinella dove ognuno metteva le mani era pericoloso e io, essendo in ospedale, capisco bene la pericolosità del gesto. Per evitare questo e non far mancare l’acqua benedetta ai cristiani, ho supplito dando a ognuno una boccetta di acqua benedetta».

«Dopo due anni si cerca di più il dispenser del gel che l’acqua benedetta– prosegue il don – , per questo ho deciso di fare un mini trattato dove spiego il significato dell’acqua benedetta nei secoli per la chiesa e i benefici che apporta ad ogni credente».

A oltre due anni dall’inizio dell’emergenza Covid, nelle chiese non è ancora possibile reintrodurre le acquasantiere e molte persone ne sentono la mancanza, per questo motivo don Puglisi ha deciso di seguire a modo proprio l’esempio di alcune chiese, che hanno deciso di posizionare all’ingresso un dispenser di acqua benedetta: «Io propongo invece che ogni fedele abbia la propria boccetta con l’acqua santa da usare quando si va in chiesa o per la preghiera personale».