Accusato di aver danneggiato porzione di bosco, sindaco di Triora davanti al gup

28 marzo 2022 | 17:11
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Accusato di aver danneggiato porzione di bosco, sindaco di Triora davanti al gup

Ascoltati i testi della difesa e dell’accusa

Imperia. Accusato, nella sua veste di imprenditore (e non di amministratore comunale), di aver danneggiato una porzione protetta di bosco sul Gerbonte, il sindaco di Triora Massimo Di Fazio è comparso stamani davanti al gup del tribunale di Imperia Paolo Luppi e al pm Barbara Bresci. Secondo l’accusa, Di Fazio avrebbe danneggiato la zona tutelata per vendere la legna e di aver realizzato abusivamente una strada frangifuoco.

Nell’agosto del 2019 i carabinieri forestali sequestrarono più di 600 ettari di bosco, al culmine di un’indagine nei confronti dell’imprenditore.

Nell’udienza odierna sono stati ascoltati sia i testi dell’accusa (il colonnello Franco Bonechi, comandante dei carabinieri forestali e la biologa Patrizia Gavagnin, in qualità di consulente del pm) che della difesa: l’agronomo Paolo Maria Terzoro e il dottor Pastorelli, funzionario del Comune di Triora.

Nello stesso procedimento sono indagati anche la compagna di Di Fazio, Ramona Bruno, a capo della società Terra Brigasca a cui era stata affidata la gestione della foresta, il progettista Riccardo Scaletta e il boscaiolo Davide Ozon.

Di Fazio è assistito dagli avvocati Alessandro Moroni e Simona Bertoldo; mentre la Regione Liguria, costituitasi parte civile, è rappresentata dall’avvocato Eugenio Aluffi.

L’udienza è stata aggiornata al prossimo 9 maggio.