50 anni dalla prima protesta gay che scosse l’Italia, a Sanremo l’onda Pride
Una serie di eventi per ricordare la contestazione al convegno di sessuologia del 1972 al Casinò. Per la parata attese un migliaio di persone
Sanremo. 50 anni dalla prima protesta gay che scosse l’Italia, a Sanremo arriva l’onda Pride. Si terrà sabato 9 aprile, con partenza da Pian di Nave e arrivo in piazza Colombo, il primo vero e proprio Pride della storia della Città dei Fiori. L’occasione cade nel 50° anniversario della contestazione gay che si tenne fuori dal Casinò Municipale. Correva l’anno 1972 e nelle sale del teatro dell’Opera, il 5 aprile, illustri scienziati italiani e stranieri dibattevano di sessuologia, in un congresso dove l’essere omosessuale veniva considerato un comportamento deviante, una malattia, come tale trattabile con le tecniche più disparate: vedi l’elettroshock e altre terapie “riparative”.
Per contestare quelle assurdità, un gruppetto di quaranta dimostranti si diede appuntamento fuori dalla porta teatro. Quel momento fu ribattezzato la Stonewall italiana ed ebbe il merito di portare la discussione sui diritti degli omosessuali in televisione. Da lì la nascita di un movimento nazionale. Per ricordare quei fatti (su cui di recente si è girato anche un film, incentrato sulla figura di Mario Mieli, fondatore del Fronte unitario omosessuale rivoluzionario italiano – vedi foto di copertina), Arcigay Imperia e Agedo Italia hanno promosso, in collaborazione con il Comune di Sanremo, il coordinamento Liguria Pride e l’attuale Centro di sessuologia italiana, un convegno il giorno della ricorrenza del 5 aprile, dal titolo “Sanremo 1972/2022 – Sesso e società. Il mondo Lgbt+ 50 anni dopo”, una mostra al Palafiori e quindi il Pride del 9 aprile
Alla parata sono attese un migliaio di persone da tutta Italia. L’evento è inserito come il primo appuntamento nazionale di richiamo del movimento LGBT+ che oggi dimostra non soltanto per i diritti dei gay e delle lesbiche, ma anche per quelli dei transgender e dei bisessuali. «Cos’è cambiato dal 1972 ad oggi? E’ cambiato che qualche diritto l’abbiamo avuto, ma dico qualche, – commenta Gianfranco Testa, presidente di Arcigay Imperia, organizzatore della manifestazione -.Pensando al matrimonio non c’è una piena parità e noi la vogliamo. Manifestiamo perché la società non è ancora aperta come dovrebbe essere. Mi capita spesso di sentirmi dare del frocio, eppure siamo nel 2022. C’è poi una forte discriminazione per tutto il mondo transgender. Un uomo che diventa donna ha molte difficoltà a trovare una casa e un lavoro».
«Per tutti questi motivi – conclude Testa – Sanremo, quest’anno, aprirà gli onda Pride d’Italia. Ho sempre avuto voglia di andare ad un Pride ma il mio lavoro di cuoco non me l’ha mai permesso. Così me lo sono inventato a casa mia… Da quando sono venuto a conoscenza dei fatti avvenuti 50 anni fa al Casinò, ho sempre pensato che sarebbe stato giusto rendere omaggio alle gesta di quel primo gruppetto che ha scosso l’Italia partendo da Sanremo. Prima delle proteste fuori dal teatro dell’Opera, l’omosessualità c’era ma non se ne parlava».
Il programma.Martedì 5 aprile, Agedo Italia (Associazione genitori, parenti, amiche e amici di persone gay, lesbiche, bisessuali, transgender, +), presieduta da Fiorenzo Gimelli, riporta al Teatro del Casinò esperti del mondo della psicologia, sessuologia, sociologia e dell’attivismo LGBT+ per fare il punto, a partire dall’evento storico del 1972, sull’evoluzione che le diverse discipline scientifiche (sessuologia, psicologia, sociologia e medicina) hanno messo in atto in questi 50 anni, anche grazie al contributo del movimento LGBT+ e per illustrare i cambiamenti sociali e culturali che ancora oggi si stanno attraversando. Appuntamenti a partire dalle 10 di mattina. Il programma completo qui: ProgrammaSanremo1972-2022.
Il 9 aprile, giorno del Pride, Arcigay Imperia promuove al Palafiori una mostra non soltanto sui fatti del 5 aprile 1972, ma anche sul cosiddetto omocausto LGBT+ avvenuto durante il fascismo e il nazismo, e proseguito alla caduta dei due rispettivi regimi, quando dai campi di concentramento furono liberati gli ebrei ma non gli omossessuali. Una sezione dell’esposizione sarà dedicata alla piaga dell’Hiv. La mostra resterà aperta fino a tutta domenica 10 aprile.
Al pomeriggio, Pride con partenza da Pian di Nave alle 15:30, sfilata sulla ciclabile fino al Morgana, salita in corso Garibaldi e arrivo in piazza Colombo. Alla sera, spettacolo di cabaret con Daniele Gattano di Zelig sempre al Palafiori.