Ventimiglia, convegno sull’ictus al Fermi Polo Montale

22 febbraio 2022 | 10:09
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Ventimiglia, convegno sull’ictus al Fermi Polo Montale
Ventimiglia, convegno sull’ictus al Fermi Polo Montale
Ventimiglia, convegno sull’ictus al Fermi Polo Montale

Sono state fornite agli studenti delle interessanti informazioni sulla patologia

Ventimiglia. Il 22 febbraio presso i locali dell‘Istituto Fermi Polo Montale di Ventimiglia si è svolto un importante convegno sull’ictus, come patologia e come conseguenza di fattori di rischio che ha coinvolto, oltre agli studenti delle classi terze dell’indirizzo Socio Sanitario- Servizi alla persona, interessati anche al corso OSS appena iniziato, le classi quarte e quinte dell’indirizzo AFM.

A fare da relatori il professore Carlo Gandolfo, Ordinario di Neurologia presso l’Università di Genova, e il professore Francesco Alberti, direttore di Neurologia di Sanremo e presidente dell’Ordine Provinciale dei Medici di Imperia.

Sono state fornite agli studenti delle interessanti informazioni sulla patologia in oggetto, illustrandone inoltre i fattori di rischio, i sintomi, la terapia e la prevenzione, con l’utilizzo di slides e di video informativi a livello nazionale e internazionale. Inoltre è stato fornito agli studenti un questionario a risposta multipla sul problema ictus, compilato all’inizio e alla fine dell’intervento e consegnato al relatore, per una statistica sulle capacità dei giovani di rendersi conto del rischio della malattia. Infatti la finalità del progetto è quella di divulgare il più possibile una corretta informazione sull’ictus ai giovani, tramite l’intervento di un medico esperto con particolare competenza nel campo della patologia cerebro-vascolare. Per quanto riguarda i fattori di rischio della malattia i relatori hanno fornito elementi che riportano a corretti stili di vita non solo in relazione alla patologia in questione, come ipertensione, diabete, fumo, obesità, abuso di alcool, stress ma comunque determinanti in questo contesto.

«Alla formazione e alla didattica che si affrontano e si perfezionano quotidianamente presso il nostro istituto si associano in questo modo informazione e sensibilizzazione – dichiara la dirigente scolastica, Antonella Costanzaperché oltre alla conoscenza dei fenomeni è ormai determinante lavorare sui fattori che determinano lepatologie, seguendo l’adagio sempre valido per cui “prevenire è meglio che curare”. E la finalità del nostro corso Socio Sanitario è quello di attuare, fra le altre, una politica di conoscenza e di prevenzione. Le buone prassi di vita concorrono a evitare conseguenze pericolose se già seguite in età giovanile. Un sentito ringraziamento va ai medici che sono intervenuti e alla referente alla salute della nostra scuola, la professoressa Eleonora Cafici».