Ucraina, Bellegoni (Pci): «Per la pace sempre»
«Da comunisti, insistiamo per la de-escalation, perché prevalga la ricerca del dialogo, della negoziazione, affinché a partire da un rinnovato ruolo dell’ONU si affermi una soluzione pacifica»
Genova.«La situazione ucraina va analizzata per quello che è ma, anche e soprattutto, per quello che è stata con Unione Europea, NATO e Stati Uniti che hanno continuato e continuano a fomentare da anni una guerra a bassa intensità contro le repubbliche autonome del Donbass. Non è con l’invasione e con la guerra che si dovrebbero risolvere le cose ma nemmeno facendo finta di nulla come ha fatto, in questi anni, la destra e certa pseudo “sinistra” riguardo quello che è accaduto in Ucraina, che ha subito il popolo russo ed, in particolare, i comunisti, perseguitati, uccisi, messi fuorilegge con un partito oltre il 15% dei consensi. La stessa pseudo “sinistra” che, nonostante il palese coinvolgimento di forze neonaziste nel processo avviato con l’Euromaidan, in linea con l’UE che dal 2014 ha avviato un accordo di associazione con l’Ucraina, finanziato prestiti, sottoscritto nel 2016 accordi di libero scambio commerciale, liberalizzato i visti, presentava l’Euromaidan come una rivoluzione democratica ed incontrava nelle sedi istituzionali i criminali ucraini in concomitanza di stragi come quella di Odessa del 2014 e, ora, manifesta per la pace, anche nella nostra regione, assieme alla destra, sventolando la bandiera ucraina» – commenta Matteo Bellegoni del Partito Comunista Italiano, segretario regionale Liguria.
«Noi, comunisti, non condivideremo mai certe piazze contraddistinte da ambiguità, ipocrisia (si accusa la Russia per la difesa delle Repubbliche autonome del Donbass quando la NATO ha fatto una guerra per consentire al Kosovo di dichiararsi indipendente dalla Serbia), posizioni filo NATO che non ci appartengono. Questa è la democrazia che volete, quella su cui i media occidentali raccontavano e continuano a raccontare false verità con una narrazione di parte che mira ad oscurare le violenze e le sopraffazioni avvenute in Ucraina e nel Donbass negli ultimi 8 anni e le oscure operazioni in atto fin dallo scioglimento dell’URSS, con USA e NATO che hanno, indecentemente, violato gli impegni assunti con Gorbaciov assorbendo i Paesi dell’Europa orientale? Io, noi no! Per la pace sempre, con l’Ucraina nazista e filo Nato mai!» – sottolinea.
«Da comunisti, insistiamo per la de-escalation, perché prevalga la ricerca del dialogo, della negoziazione, affinché a partire da un rinnovato ruolo dell’ONU si affermi una soluzione pacifica. In tal senso riteniamo necessario che l’Ucraina diventi un Paese neutrale, che garantisca democrazia ed antifascismo sul piano interno ed una politica di collaborazione tra i paesi europei e la Russia sul piano internazionale» – conclude.