“Stop Putin”, domenica a Sanremo manifestazione contro la guerra in Ucraina
«Vogliamo sensibilizzare gli italiani e raccontare la verità. Putin è una persona che ha perso completamente la ragione, se non verrà fermato continuerà a scorrere sangue», spiega l’organizzatrice Olha Charka
Sanremo. Si terrà domenica 27 febbraio a partire dalle 10 in piazza Colombo la manifestazione “Stop Putin” contro la guerra in Ucraina, organizzata da Olha Charka, cittadina ucraina di 42 anni, da due decenni residente in Italia, dove ha dato vita alla sua famiglia.
«Ho deciso di organizzare questa manifestazione perché mi sento inutile e in colpa perché io sono qui mentre loro sono là – spiega l’organizzatrice – . Io ho tre figli, due abbastanza grandi e uno ancora piccolo, se non fosse per lui penso che andrei a combattere, i miei nonni da parte di mamma sono stati chiusi nei gulag per undici anni, hanno combattuto per la libertà dell’Ucraina, quindi me lo sento nel sangue».
Scopo dell’evento è quello di offrire un momento di riflessione ai cittadini italiani che spesso conoscono poco o male le vicende dell’ex Unione Sovietica: «Con questa manifestazione vogliamo sensibilizzare gli italiani e raccontare la verità perché tante informazioni non sono corrette e molte persone hanno studiato la storia raccontata in modo sbagliato, ci sono tante bugie e infatti non riescono a inquadrare bene la situazione e a capire cosa sta davvero succedendo – afferma Olha – . La Russia è un invasore che è andato a colpire un paese che non faceva nulla di male, noi volevamo solo vivere in democrazia, come abbiamo fatto dal 2014, e andare verso l’Europa, mentre in precedenza siamo sempre stati sotto il dominio russo».
«Quello che sta accadendo è colpa di tutti, degli europei, degli americani, ma anche degli ucraini – prosegue – . Qui a Sanremo conosco persone che hanno lo status di rifugiato politico scappati dal Donbass e ricevono aiuti dallo stato italiano, ma non hanno diritto di vivere in Europa, devono essere rispedite in Russia dato che vedono in Putin il loro presidente e la persona che li ha salvati, adesso non possono giudicare questa guerra dove stanno morendo migliaia di persone innocenti».
«Nessuno credeva che Putin sarebbe andato avanti, io ci credevo, lo sapevo perché è una persona che ha perso completamente la ragione ed è piena di odio per il popolo ucraino, come Hitler faceva con gli ebrei. Questa guerra non è perché noi vogliamo entrare nella Nato, Putin vuole l’Ucraina sotto suo il controllo e ora minaccia il mondo con la bomba atomica. L’attacco al momento è ovunque, non c’è un posto dove ci si possa nascondere. Al momento non vale nessun patto, non vale più nulla, ma solo la legge del più forte. Ora l’Ucraina chiede aiuto, ma per adesso non ha risposto nessuno. Il discorso di fare sanzioni alla Russia non può funzionare, togliere a Putin olio e parmigiano è ridicolo. Gli ucraini che ora muoiono lo fanno anche per gli italiani, i francesi, i polacchi, si stanno sacrificando per tutta l’Europa e per tutto il mondo. Se Putin non verrà fermato continuerà a scorrere sangue, lui non si fermerà all’Ucraina».
Sono diversi gli italiani che vedono in Putin un leader carismatico e in alcuni casi capace di suscitare simpatia, un’immagine lontana dalla realtà che ora ferisce profondamente il popolo ucraino: «Le immagini del dialogo tra il presidente russo e il capo dei servizi segreti mostrano come lui tenga tutti con la paura, nel terrore, è un dittatore; da un giorno all’altro puoi sparire, oggi sei suo amico, ma se rispondi in modo sbagliato diventi niente e nessuno saprà che fine hai fatto».