L’Imperiese si risveglia in emergenza rifiuti, nuova discarica in Valle Impero

10 febbraio 2022 | 11:08
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L’Imperiese si risveglia in emergenza rifiuti, nuova discarica in Valle Impero

Il sito individuato dalla Provincia è la discarica di inerti della Cerruti

Imperia. Risveglio alla soglia di una nuova emergenza rifiuti per i cittadini del Ponente ligure. E’ questo il dato incontrovertibile emerso dall’assemblea dei sindaci che si è tenuta ieri sera nella sede del palazzo della Prefettura. Il presidente della Provincia Claudio Scajola, di fronte agli amministratori locali dell’intero Imperiese, ha rappresentato la situazione difficile che tutti i Comuni si troveranno ad affrontare a partire da aprile, quando il lotto 6 – la discarica provinciale di Collette Ozotto a Taggia – sarà saturo e si dovranno trovare soluzioni alternative per smaltire i rifiuti.

Stando agli estremi della delibera approvata ieri sera all’unanimità – eccetto l’astensione della città di Sanremo (rappresentata dall’assessore all’Ambiente Lucia Artusi) -, i sindaci hanno dato mandato a Scajola di presentare delle osservazioni al piano regionale dei rifiuti, con l’obiettivo, sottointeso, di andare a modificare quella parte del piano che vieta l’apertura di nuove discariche in Liguria. Una preclusione voluta dall’assessore regionale Giacomo Giampedrone, messa nero su bianco nel dicembre scorso.

Ieri sera, sempre Scajola ha svelato i suoi piani per traghettare la provincia dall’emergenza alla nascita del biodigestore. Impianto del valore di oltre 200 milioni di euro, pronto, se tutto filerà liscio, tra tre o quattro anni. La soluzione individuata dal presidente è una nuova discarica provvisoria in Valle Impero a Pontedassio, sopra Imperia, da realizzare all’interno del sito dalla società Cerruti che, nella zona industriale del capoluogo, gestiva una discarica di inerti. L’obiettivo è costruire un impianto di trattamento che possa arrivare ad accogliere una domanda pari a 300 mila tonnellate di “rumenta” provenienti da tutta la provincia. Un’alternativa potrebbe essere stoccare i rifiuti sui terreni del biodigestore a Taggia, una volta aggiudicata la gara d’appalto provinciale.

La discarica in Val Impero si renderebbe necessaria perché le ipotesi di ampliamento del lotto 6 sono state stroncate sul nascere sia dal sindaco di Taggia Mario Conio, che non ne vuol sentire parlare (un concetto ribadito ancora ieri di fronte a tutti i colleghi), che dai tecnici della Provincia. Non a caso, nella delibera approvata c’è espressamente scritto che “non risulta perseguibile, sia dal punto di vista tecnico che funzionale, la proposta di ampliamento della discarica pubblica pervenuta dal concessionario del lotto 6”. Inoltre, anche fosse stato accolto il progetto presentato dalla Idroedil, lo spazio residuale del lotto 6 sarebbe limitato a 50 mila tonnellate: all’incirca la sola produzione della città di Sanremo in un anno.

Scartata qualsiasi possibilità di ampliamento della discarica dei Colli, il presidente Scajola, e lo stesso sindaco Conio, si sono resi protagonisti, nelle scorse settimane, di alcuni incontri con Regione Liguria, promossi dal presidente Giovanni Toti. Il sindaco di Imperia, nella doppia veste di primo cittadino e presidente della Provincia, si è offerto di farsi carico del problema rifiuti, dopo 40 anni di discariche su suolo sanremese e tabiese. In cambio Toti ha promesso soldi e appoggio politico per fare in modo che l’iter autorizzativo della discarica provvisoria, nel sito Cerruti, possa concludersi entro un anno e mezzo al massimo. Nel frattempo, l’intera provincia trasferirà il 95% dell’indifferenziato verso le discariche del Boscaccio e Bossarino di Savona. Il prezzo fissato è di mercato, circa 260 euro a tonnellata, contro i 140 pagati attualmente per smaltire nel lotto 6. Per il presidente Scajola questa potrebbe essere un’occasione di far valere il suo peso politico, se riuscirà a strappare un prezzo di maggior favore ai savonesi. Tuttavia, la provincia di Imperia si troverà comunque a dover sostenere costi di smaltimento quasi raddoppiati rispetto agli attuali. L’aumento, sul lordo in bolletta, a partire da quest’anno, sarà nell’ordine del 10%.

Il mandato conferito ieri al presidente Scajola, da parte di tutti i sindaci, ha incontrato l’astensione della sola Sanremo. Biancheri aveva delegato il suo assessore all’Ambiente Artusi (di Sanremo Attiva, movimento anti-discariche e per il porta a porta spinto). In accordo con il sindaco, Artusi ha espresso l’astensione di Palazzo Bellevue, vista la genericità del mandato proposto per Scajola, per quanto il presidente della Provincia sia pronto a mettere sul tavolo una proposta senza precedenti: assumendosi l’onere di raccogliere a monte della sua città i rifiuti del Ponente, da decenni scaricati al confine tra Sanremo e Taggia.