L’Aids non è ancora sconfitto, in provincia di Imperia dai 10 ai 15 casi all’anno

A dirlo è il dottor Giovanni Cenderello, primario del reparto Malattie Infettive dell'ospedale Borea

Sanremo. «L’Hiv esiste ancora, con 100 nuovi casi all’anno in Liguria e 10-15 in provincia di Imperia».

A dirlo, al margine di una conferenza a Villa Magnolie con le quinte del liceo Cassini nell’ambito del progetto Fast Track Cities contro Aids e Hiv, è il dottor Giovanni Cenderello, primario del reparto Malattie Infettive dell’ospedale Borea.

Ad oggi, sempre secondo il medico specialista, il contagio da Aids nell’estremo ponente ligure, avviene generalmente attraverso rapporti sessuali non protetti, di qui l’uso del preservativo come strumento principe nella prevenzione insieme al controllo annuale con il test di positività.

Le fascia più colpite nei nuovi casi di immunodepressione acquisita è quella che va dai 25 anni fino ai 45. Buone sono le speranze di vita per chi si infetta. A differenza degli anni ’80, quando il virus si era appena palesato, chi contrae l’Aids, se curato a modo, ha le stesse speranze di vita di una persona sana.