La comunità ucraina scende in piazza a Sanremo per dire “No alla guerra”
Circa cento i partecipanti che hanno preso parte alla manifestazione organizzata dalla 42enne Olha Charka al grido di “Putin assassino” e “Putin è Hitler”
Sanremo. Sono stati circa un centinaio gli ucraini scesi oggi in piazza Colombo per dire no alla guerra e stop all’invasione russa nel loro paese di origine, dove risiedono ancora oggi membri delle loro famiglie che ora temono di non poter riabbracciare più.
Al grido di “Putin assassino” e “Putin è Hitler“, i presenti hanno lanciato un appello agli italiani chiedendogli di schierarsi dalla loro parte poiché non è stata l’Ucraina ad aver avuto un ruolo di provocatore, ma si tratta di un vero e proprio attacco ingiustificato.
Ad organizzare la manifestazione Olha Charka, cittadina ucraina di 42 anni, da due decenni residente in Italia: «Ho deciso di organizzarla perché mi sento inutile e in colpa perché io sono qui mentre loro sono là. Io ho tre figli, due abbastanza grandi e uno ancora piccolo, se non fosse per lui penso che andrei a combattere, i miei nonni da parte di mamma sono stati chiusi nei gulag per undici anni, hanno combattuto per la libertà dell’Ucraina, quindi me lo sento nel sangue», aveva raccontato la donna ai microfoni di Riviera24.
«Grazie per la vostra vicinanza e il vostro sostegno, voi siete nostri amici – ha affermato Handri Mass, sacerdote greco-cattolico ucraino intervenuto all’evento – . Prego tutti i popoli che esistono nel mondo, dite che noi siamo nel centro dell’Europa che è democratica, ora abbiamo al guerra e vi prego, fate tutto ciò che è possibile per interrompere questo conflitto. Come sacerdote sto predicando la pace per tutto il mondo e per tutti i popoli, vogliamo solo la pace, pregate per la pace in Ucraina, continuamente, non fermatevi, perché la preghiera è la nostra forza. Dio è la nostra speranza, è l’unico che protegge la nostra terra e i nostri militari lo hanno sentito. Spero che questo tempo in cui proviamo una grande paura per i nostri parenti che vivono in Ucraina e per la nostra terra finisca più velocemente possibile. Sono stati tanti gli italiani presenti oggi, dobbiamo fermare la guerra insieme».
Durante l’evento è intervenuto anche un un cittadino russo che si è schierato dalla parte dell’Ucraina, dichiarando che neanche i russi vogliono la guerra, ma che purtroppo il regime in vigore non permette loro di esprimersi liberamente.
«Sono venuto qua a sentire le tante donne e gli uomini che piangono per la loro terra pur essendo lontani – ha dichiarato l’assessore regionale Gianni Berrino, presente alla manifestazione – . Questa guerra deve finire perché sembra impossible che nel 2022, a neanche 2 mila chilometri, da noi ci siano uno Stato che invada un altro Stato e questa deve essere la prima cosa che deve far riflettere su come è andato avanti il mondo, questo non può che dispiacere. Sentire la loro paura di tornare a vivere tempi che hanno già vissuto sotto la dittatura, questo fa molto pensare perché tutto ciò avviene ai confini dell’Unione Europea, non dimentichiamo che l’Ucraina confina con stati appartenenti alla Ue e qui a Sanremo la comunità che è molto grande vive come noi italiani, perfettamente integrata, per cui mi sono sentito in dovere di partecipare a questo momento di vicinanza. La prima cosa da fare è condannare la guerra sperando che questa finisca, per il resto speriamo che bastino le sanzioni perché un’escalation porterebbe dolore in tutta Europa e non solo in Ucraina, a cui va tutta la mia vicinanza».