Imperia, le olive taggiasche protagoniste su “É sempre mezzogiorno”

2 febbraio 2022 | 12:49
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Imperia, le olive taggiasche protagoniste su “É sempre mezzogiorno”

Con Antonio Mela e le sue figlie Cristiana e Serena

Imperia. Le olive taggiasche protagoniste della trasmissione televisiva “É sempre mezzogiorno” condotta da Antonella Clerici su Rai Uno. In occasione del Festival di Sanremo, l’ambasciatrice della gentilezza come stile di vita mostra la provincia di Imperia e le sue eccellenze. Nella puntata odierna la conduttrice ha parlato infatti delle olive taggiasche insieme ad Antonio Mela e alla sue figlie Cristiana e Serena.

«La nostra è una storia di tradizione di famiglia, dal 1827, in questo territorio dove regna l’oliva taggiasca, è stato impiantato il primo frantoio in macina in pietra che girava con un asino. Per sette generazioni abbiamo sempre cercato di portare avanti la qualità e la tradizione fino a oggi. I nostri genitori hanno saputo sviluppare molto bene tutte le ricette e il prodotto. E’ una passione di famiglia» – racconta Cristiana Mela, in collegamento da Sant’Agata sulle colline di Oneglia.

“É sempre mezzogiorno”

«E’ un olio fruttato leggero, quando si lavora un frutto prezioso come l’oliva taggiasca, bisogna sempre rispettare le tradizioni che sono già un inizio di garanzia di qualità – aggiunge Serena Mela– I nostri nonni sapevano molto bene come coltivare queste piante e come valorizzarne la tradizione e dopo di loro i nostri genitori hanno spianato un po’ la strada, sono stati lungimiranti nell’aprirsi ai nuovi mercati, nel curare il prodotto e nell’aprirsi a nuove tecnologie, che migliorano i processi produttivi e la qualità. Il nostro olio viene assaporato sulle tavole di tutto il mondo, dal Giappone agli Stati Uniti e nei ristoranti di Parigi. Tocca a noi continuare con la stessa passione e a veicolare il prodotto fuori dai confini regionali e nazionali grazie alla conoscenza delle lingue e alla digitalizzazione, che è un processo molto importante in un’azienda contemporanea».

«L’oliva taggiasca bisogna raccoglierla leggermente in anticipo, a ottobre, poi viene lavata e messa in salamoia. Dopo sei-otto mesi tiriamo fuori  le olive e le selezioniamo, con le piccole facciamo il paté di olive taggiasche mentre le altre le dividiamo, una parte le facciamo in salamoia, soprattutto per gli aperitivi, e una parte le denoccioliamo e le facciamo sott’olio, servono in cucina per tutte le ricette. Siamo innamorati della cultivar taggiasca, abbiamo studiato anche altri tipi di olive e ora facciamo pure le olive caramellate, ossia dolci, molto apprezzate dagli chef» – fa sapere Antonio Mela.

“É sempre mezzogiorno”