Imperia, Antonio Iovane presenta “Un uomo solo”

1 febbraio 2022 | 09:09
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Imperia, Antonio Iovane presenta “Un uomo solo”

In un romanzo struggente e poetico, vanno in scena le ultime ore di Luigi Tenco, il cantautore più rimpianto della musica italiana

Imperia. Mercoledì 2 febbraio alle 18.30 al Bistrot Isnardi 1908, in via S. Giovanni 34, Antonio Iovane presenta “Un uomo solo”. In un romanzo struggente e poetico, vanno in scena le ultime ore di Luigi Tenco, il cantautore più rimpianto della musica italiana.

Sanremo, 26 gennaio 1967. La Riviera è pronta a ospitare il Festival della Canzone Italiana: i giornalisti già parlano di un’edizione rivoluzionaria, perché sul palco si sfideranno la vecchia guardia guidata da Claudio Villa e Domenico Modugno e le voci nuove, come I Giganti, Little Tony, Lucio Dalla. E Luigi Tenco. Tenco è più conosciuto come autore che come interprete ed è lì perché vuole che il grande pubblico impari ad apprezzarlo: ha deciso che d’ora in poi nelle sue canzoni parlerà di problemi sociali, di disoccupazione, di legge sul divorzio, di mafia, e vuole che tutti lo ascoltino, anche il pubblico delle canzonette, perché “le idee non valgono da sole, valgono solo se qualcuno le recepisce“. Insieme a Dalida, la diva francese con cui ha avuto un’intensa ma breve relazione, canterà Ciao amore, ciao che racconta la grande emigrazione dalla campagna verso la città, una canzone orecchiabile ma impegnata. Mentre si avvicina il momento dell’esibizione, però, Tenco capisce che sta tradendo se stesso, che lui non ha nulla a che fare con quel mondo. È nervoso, beve, le ultime prove sono un disastro, e quando sale sul palco appare già rassegnato; l’esibizione è pessima, le giurie bocciano la canzone, che non viene nemmeno ripescata. La delusione lo rende furioso, non segue Dalida e gli amici della casa discografica al ristorante, torna in albergo. Alle 2,10 viene ritrovato morto, disteso sul pavimento della sua camera. Attraverso testimonianze e una meticolosa ricerca d’archivio, Antonio Iovane ricostruisce in un lunghissimo piano sequenza l’ultimo giorno di vita di Luigi Tenco ma anche le ore successive, quelle in cui si accavallano dichiarazioni terribili da parte di colleghi cantautori e giornalisti, quelle del più tragico e indegno “show must go on” che l’Italia abbia mai conosciuto. Un uomo solo non cerca di far luce sul presunto suicidio di Luigi Tenco, ma racconta con la forza immersiva del romanzo il tormento, le contraddizioni e i sogni di un artista fuori dal tempo.

Antonio Iovane è nato il 18 maggio 1974 a Roma, dove vive. Giornalista, ha condotto una trasmissione radiofonica (Capital newsroom) insieme a Ernesto Assante su Radio Capital. Lavora per una società del gruppo Gedi che fornisce i contenuti multimediali per tutte le testate, da la Repubblica a La Stampa, e si occupa di inchieste. Con minimum fax ha pubblicato nel 2019 il romanzo Il brigatista, che ha riscosso un ampio successo di critica e pubblico. Nell’aprile del 2021 è uscito La seduta spiritica.