Guerra in Ucraina, sindaco Scajola in consiglio comunale: «Imperia pronta ad accogliere gli esuli»
Il primo cittadino cita Churchill: «Abbiamo scelto l’onore di fare tutto il possibile per fermare la guerra, non il disonore di girarci dall’altra parte»
Imperia. «Colleghi consiglieri, siamo chiamati oggi a discutere di tematiche importanti per la nostra città, quale il bilancio di previsione, ma non possiamo far finta di nulla di fronte a quello che sta accadendo intorno a noi. La grave e ingiustificabile aggressione da parte delle truppe russe ha rigettato l’Europa in un clima non dissimile dalle pagine più buie della storia e chiama in causa chiunque abbia a cuore il diritto, la libertà e la pace». A dirlo è il sindaco di Imperia Claudio Scajola che all’inizio del consiglio comunale ha parlato della guerra russa in Ucraina, dichiarando che la sua città è disponibile ad accogliere i profughi.
«Ogni anno ci ritroviamo per doverose ricorrenze istituzionali, penso al 25 Aprile, alla Giornata della Memoria, e diciamo che è importante ricordare perché gli errori e gli orrori della storia non si ripetano – ha aggiunto Scajola -. L’Occidente, alla soglia della seconda guerra mondiale, commise un grave errore di sottovalutazione con quell’accordo di Monaco del 1938 fra i leader del Regno Unito e Francia, Neville Chamberlain e Édouard Daladier, che portò Winston Churchill, allora all’opposizione nel suo parlamento a dire una frase storica: “Potevano scegliere fra il disonore e la guerra, hanno scelto il disonore e avranno la guerra”. Oggi di fronte all’attacco russo, l’Occidente pare dimostrare di aver imparato quella lezione della storia dando una prova di unità mai vista nel recente passato. Prendendo in tempi brevi decisioni che si pensavano difficili e assumendo iniziative materiali e simboliche di grande rilevanza, il tutto con l’obiettivo chiaro di non far crescere l’escalation della violenza perché nessuno vuole un ampliamento del conflitto: avrebbe esiti catastrofici. Ma tutti vogliono riprendere un possibile percorso di pace e di rispetto».
Il sindaco ha voluto nel suo discorso ringraziare l’ambasciatore italiano in Ucraina, Zazo: «Abbiamo scelto l’onore di fare tutto il possibile per fermare la guerra, non il disonore di girarci dall’altra parte. Ci auguriamo tutti che le azioni intraprese fino ad ora e quelle che ancora potranno essere assunte di qui in avanti anche in queste ore raggiungano lo scopo da tutti sperato. Desidero, in questa sede, sottolineare il comportamento esemplare tenuto dall’ambasciatore italiano a Kiev, Pierfrancesco Zazo, che sta gestendo la crisi occupandosi degli italiani rimasti in Ucraina. A differenza di molte rappresentanze diplomatiche che stanno chiudendo, lui ha chiesto alla Farnesina di restare per dare aiuto e assistenza ai nostri connazionali in pericolo. Non possiamo che essere grati per il suo senso assoluto del dovere e compiacerci per la posizione espressa dal governo italiano».
«La città di Imperia ha lanciato da subito un chiaro ed inequivocabile messaggio di solidarietà e vicinanza al popolo ucraino – ha poi detto -. Dal primo giorno dopo l’attacco, la facciata del palazzo comunale è illuminata con i colori della bandiera ucraina. Mercoledì, prenderò parte, con la fascia tricolore, a un’iniziativa di supporto alla quale sono stato invitato dal gruppo “Vivi Imperia” che mi auguro abbia la più ampia partecipazione di tutti voi e dei cittadini e assumerò anche nella mia veste di presidente della Provincia le azioni utili a raccogliere fondi e beni a sostegno dei cittadini ucraini. Diciamo subito che siamo pronti ad offrire la nostra disponibilità ed accoglienza, se richiesta da parte degli esuli».
«Un pensiero di sincero affetto e vicinanza va ai 126 cittadini ucraini che sono stabilmente residenti qui a Imperia, che stanno vivendo giornate di sofferenza, preoccupazione ed ansia, per le sorti dei propri cari e del proprio Paese – ha concluso Scajola -. Sappiano che tutta la città di Imperia è con loro e che siamo pronti ad accogliere le loro famiglie. “Chi fa la guerra dimentica l’umanità”, ha detto Papa Francesco, che ancora in queste ore sta dimostrando il proprio impegno in prima linea per un mondo più giusto. Ed è l’umanità, quella delle piazze di Berlino, di Londra, di Milano, ma anche di Mosca e di San Pietroburgo, dove cittadini russi hanno preso le distanze chiare, con enormi rischi personali, da questa guerra. E’ partendo da quell’umanità che anche da Imperia chiediamo di fermare le armi e di riprendere nell’immediatezza la strada della pace, del rispetto degli altri, del diritto internazionale e della verità».