Festival, il bilancio del commercio. Fuori il Corso Fiorito, ora si guarda alla Milano-Sanremo

8 febbraio 2022 | 13:43
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Festival, il bilancio del commercio. Fuori il Corso Fiorito, ora si guarda alla Milano-Sanremo

La parola a Confcommercio e Sanremo On: «Spostare le date della kermesse in avanti». Replica Faraldi: «Successo impreziosito dai Saldi di gioia»

Sanremo. «Bene gli incassi del weekend, il successo mediatico e la buona riuscita dei Saldi di gioia, ma rimaniamo dell’idea che il Festival andasse spostato dopo febbraio e che la politica dovrebbe impegnarsi con la Rai per arrivare a centrare l’obiettivo». E’ questo il pensiero condiviso dalle principali categorie commerciali della Città dei Fiori, Confcommecio e Sanremo On. A trarre il bilancio della settimana festivaliera, dal punto di vista dei commercianti, sono i rispettivi presidenti Andrea Di Baldassarre e Roberto Berio.

«Il successo del Festival è indubbio. Bravo Amadeus. Non è mia intenzione fare polemica, ma rimango dell’idea che le date andassero spostate in avanti per evitare l’edizione semi-blindata che abbiamo vissuto. E’ un dato di fatto che praticamente da nessuna parte si siano visti gli artisti, né a pranzo né a cena o la sera in piazza Bresca. Eppure la voglia di fare festa c’era, come hanno dimostrato Mahmood e Blanco fuori dal loro albergo. E’ andata sicuramente meglio dell’anno scorso ma non possiamo definire l’edizione 2022 come della normalità. E pensare che se il Festival fosse stato rinviato anche solo a fine febbraio, probabilmente sarebbe stato perfetto, con pieno coinvolgimento della città e delle sue attività commerciali», – commenta Berio di Sanremo On, che prosegue. «Dobbiamo ancora tirare le somme, ma da un punto di vista meramente economico, rispetto al 2020, a perdere di più sono stati i locali notturni, mentre per gli altri gli incassi sono arrivati a un 60-70% del pre Covid. I primi giorni da lunedì a giovedì non abbiamo visto gente in giro e si è lavorato solo con i cantanti e gli addetti ai lavori take away. Questo non è il Festival. Il Festival è quello degli ospiti internazionali che non si sono visti».

Dello stesso avviso Di Baldassarre (Confcommercio): «E’ mancata la magia del Festival, i microfoni, le telecamere, i vip in giro per il centro. Si è lavorato molto bene, con numeri importanti, nel weekend, da venerdì fino a domenica pomeriggio. Molto meno da lunedì a giovedì. Se il Festival fosse stato rinviato di poche settimane, come avevamo chiesto, avremmo potuto vivere un’edizione senza mascherina, tanto per cominciare. Siamo comunque soddisfatti, viste le aspettative molto negative. Saldi di gioia ha fatto sì che i negozi recuperassero il mancato fatturato della settimana. Speriamo vivamente che questa sia l’ultima edizione al tempo del covid e che il prossimo anno si possa tornare a parlare di Festival verso marzo, quando Sanremo può mostrarsi al meglio: calda ed accogliente».

Pronta la replica dell’assessore al Turismo Giuseppe Faraldi: «Le date del Festival sono ad appannaggio della Rai. Non è l’amministrazione comunale a deciderle. Era evidente che quest’anno non si sarebbe potuto fare diversamente, con le Olimpiadi invernali fino a fine febbraio. Penso che se non fosse stato per i cantanti chiusi negli alberghi per autotutela, questo sarebbe stato un Festival sempre pieno di gente. Godiamoci il momento, il successo a livello mediatico, social e commerciale, perché grazie anche ai Saldi di gioia, organizzati da Confcommercio, il ritorno per le attività è stato importante, credo vicino all’80% del periodo pre Covid. Non era scontato che i Saldi di gioia ci fossero, siamo stati bravi a creare le giuste condizioni».

«Guardando avanti – continua Faraldi -, questa mattina sono tornato a discutere con Linea Verde delle prossime puntate dedicate a Sanremo. Venuto meno il Corso Fiorito, sto ragionando su quando recuperare le dirette che ci spettano. Vorrei posizionarle in un peridio che ci possa garantire continuità di promozione sulla televisione. Ora l’obbiettivo è puntato sulla Milano-Sanremo (sabato 19 marzo), poi il weekend del Rally (8-10 aprile), quindi il fine settimana di Pasqua, il ponte del 25 aprile e vogliamo spingere molto sulla tappa del Giro d’Italia in programma il 20 maggio. Ci avviamo verso un vero ritorno alla normalità e Sanremo fa da apripista».