Degrado al circolo nautico di Ventimiglia, la denuncia del presidente

16 febbraio 2022 | 11:40
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Ignoti hanno bivaccato nella sede, degradando l’area come dimostra un filmato diffuso dallo stesso circolo che ha denunciato l’episodio

Ventimiglia. Ancora una notte difficile al Circolo nautico intemelio. Ignoti si sono introdotti per bivaccare, degradando l’area come testimonia il filmato diffuso dallo stesso circolo che ha denunciato l’episodio.

Un armadio divelto, un cancelletto distrutto, bottiglie di alcolici, mozziconi di sigaretta e quello che rimane di un falò; questo è quanto hanno trovato i membri del circolo questa mattina entrando in sede.

«In passato avevano già portato via un piccolo frigo e distrutto diverse cose, ieri hanno divelto un armadio metallico e solo settimana scorsa avevano fatto la stessa cosa con uno in legno, si vede che sono diversi e a turno provano a vedere cosa c’è dentro, ma in realtà ci sono solo attrezzature da pesca e poco altro, non lasciamo più cose di valore perché sappiamo come va a finire», spiega il presidente Cristiano Vilardo.

Una situazione di degrado che dura ormai da mesi, per la quale il circolo aveva già lanciato il suo grido di aiuto: «Siamo l’unico circolo che ha questa tettoia riparata perché è attaccata al muraglione della passeggiata e ai lati ha la recinzione dello stabilimento Brigantino e una siepe, quindi è un punto di ritrovo perfetto perché dalla strada non vede nessuno, in più è ad accesso libero; avevamo fatto richiesta al Comune di chiudere almeno le sedi sociali proprio per evitare questo schifo, ma ce l’ha negato, nonostante conosca bene la situazione, è fastidioso – prosegue il presidente – . Abbiamo già fatto presente anni fa che c’era questa problematica e con la situazione migranti siamo arrivati al delirio. L’ingresso alla spiaggia è uno schifo assoluto, c’è paura, i pescatori partono la mattina presto, tornano la sera tardi e rischiano prima o poi di entrare in sede e trovarci di tutto e di più».

«Sappiamo quale è la situazione, ma adesso siamo arrivati a un punto di stanchezza, ogni giorno è così. In più la tettoia è in canniccio e c’è un telo ombreggiante in plastica per cui se scappa il falò e parte una fiamma alta prende fuoco tutto, è un gran casino».

La zona è sprovvista di telecamere, ma il circolo, vista la situazione, ha messo da parte l’opzione di acquistare un impianto di video sorveglianza privato: «Ci avevamo pensato, ma figuriamoci, sfasciano tutto, per cui non ne varrebbe la pena», spiega il presidente.

Già nei mesi precedenti i membri del circolo si erano rivolti ai carabinieri per denunciare l’accaduto: «Questa mattina li abbiamo chiamati di nuovo e faremo un’altra denuncia, anche se lascia il tempo che trova».