Da oggi super green pass obbligatorio per i lavoratori over50: in provincia di Imperia quasi 20mila no vax

15 febbraio 2022 | 07:00
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Da oggi super green pass obbligatorio per i lavoratori over50: in provincia di Imperia quasi 20mila no vax

Il 20 percento dei cittadini tra i 50 e i 59 anni non è vaccinato. I lavoratori rischiano sospensione senza stipendio

Imperia. Scatta da oggi in tutta Italia l’obbligo, per chi ha già compiuto 50 anni, di avere il green pass rafforzato (che si ottiene con la vaccinazione o la guarigione dal Covid-19) per recarsi al lavoro. 
Ma come nel resto del Paese, anche in provincia di Imperia sono migliaia i cittadini che non si sono vaccinati nonostante le disposizioni governative in materia sanitaria.
Gli over 50 non vaccinati nell’Imperiese sono infatti 19.748. E’ quanto si evince da un report stilato dall’Asl1 e aggiornato allo scorso 6 febbraio. Dei circa 20mila imperiesi, non tutti lavorano, alcuni hanno sicuramente già superato l’età pensionabile, ma nella fascia dei più giovani, ovvero tra chi ha un’età compresa tra i 50 e i 59 anni, a non essersi vaccinati contro il Covid-19 sono 7.120 persone su un totale di 35.533, che tradotto in percentuale significa il 20%.

Tra i 60 e i 64 anni, ci sono poi 3.145 cittadini non vaccinati su 16.122 (19,5%); mentre tra i 65 e i 69 anni i non vaccinati sono 2.434 su un totale di 13.858 (17,6%). Ci sono poi 2.021 no vax tra i 70 e i 74 anni; 1.553 tra i 75 e i 79 anni; 1.356 tra gli 80 e gli 84 anni e 1.146 tra gli 85 e i 90 anni.

Non dovranno (almeno si spera) esibire il green pass per andare al lavoro, ma sono 973 gli ultranovantenni non vaccinati. Un dato che fa riflettere, considerando che sono proprio gli anziani i più colpiti dal virus. Dati alla mano, gli over90 in provincia sono 3.571: di questi, poco meno di un terzo non si è vaccinato.

Cosa cambia da oggi? Mentre per gli over 50 non vaccinati, già dal primo febbraio sono scattate le sanzioni di 100 euro una tantum direttamente in una cartella dell’Agenzia delle Entrate, da oggi (e fino al 15 giugno) gli ultracinquantenni che si recano sul luogo di lavoro dovranno dimostrare di avere effettuato due dosi di vaccino, se non tre, o di essere guariti dopo aver contratto il Coronavirus. Il rischio per chi non si allinea è la sospensione dal lavoro, sia pubblico che privato, senza stipendio.