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Cosio, un carnevale alternativo, dove a parlare sono le “maschere”

9 febbraio 2022 | 14:08
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Cosio, un carnevale alternativo, dove a parlare sono le “maschere”

«Che maschera in latino si traduca letteralmente “persona” la dice lunga sul valore di questo oggetto»

Cosio D’arroscia. Alta Valle Arroscia, un comune di circa 220 abitanti, 5 musei e una continua opera di cultura per tramandare la storia del territorio.

Quest’anno il carnevale non sarà facile da festeggiare, a causa del Covid, ma sia come tradizione sia come rito, a Cosio è stato deciso di ricordarlo, in un moto particolare dove al centro di un evento organizzato dalla ProLoco locale e dall’associazione “Situazioni tribali globali”, saranno “la maschera” e il suo simbolismo.

«Che maschera in latino si traduca letteralmente “persona” la dice lunga sul valore di questo oggetto, spesso sottovalutato e banalizzato, coma la festa ad esso più connessa: il carnevale. Festa antica, ed impegnativa: nei tempi remoti era l’unica occasione per giudicare il potere, senza freni ed in una sorta di libertà di comportamento spesso orgiastica» commento lo storico Giuliano Arnaldi.

Io, la maschera”, titolo dell’evento che si svolgerà presso il museo delle Erbe a Cosio il 19 febbraio a partire dalle 15.00 prova ad evocare tempi e comportamenti esponendo una serie di maschere diverse per il tempo ed i luoghi di appartenenza: Africa, Nepal, Indonesia, Oceania – ma “nostre” nel significato e nell’uso. La mostra rimarrà aperta fino al 13 marzo.