Italia-francia

Confine di Stato, spacciatore latitante e passeur arrestati dalla polfrontiera

Vasti controlli la scorsa settimana. Nel mirino c'era soprattutto l'immigrazione clandestina e sono stati oltre 300 i veicoli controllati e più di 1200 persone identificate

Polizia frontiera

Ventimiglia. Sono 5 gli arresti e tre le denunce a piede libero ad opera degli agenti della polizia di frontiera nella settimana appena  conclusa. In campo 290 uomini , ovvero da 140 pattuglie, di cui 13 miste in cooperazione con la Polizia di Frontiera P.A.F. delle Alpi Marittime, nelle zone dei valichi di frontiera della provincia di Imperia. Nel mirino c’era soprattutto l’immigrazione clandestina e sono stati oltre 300 i veicoli controllati e più di 1200 persone identificate.

Tra gli arresti spicca quello di un marocchino di 55 anni (R.M. le iniziali) ricercato da oltre un anno perché destinatario di un provvedimento di carcerazione, emesso dal Tribunale di Bergamo, per l’esecuzione di pene derivanti dallo spaccio di sostanze stupefacenti, ma anche per la violazione della normativa sul reingresso in territorio nazionale a seguito di espulsione. Il pluripregiudicato, che deve scontare una pena di circa 4 anni di reclusione, era sprovvisto di documenti ed è stato identificato mediante rilievi fotodattiloscopici e riscontri nelle banche dati nazionali, con un meticoloso lavoro di intelligence in relazione alla presenza di alias.

C’è poi anche l’arresto per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina del cittadino egiziano F.S. di 54 anni, regolarmente residente in Francia, che ha fatto l’oggetto di un’attività di osservazione in territorio nazionale da parte della pattuglia mista di Polizia Giudiziaria la quale, dopo averlo visto prendere contatti con dei migranti per caricarli sul proprio automezzo, ha proceduto ad un inseguimento discreto per poi fermare il veicolo in territorio francese e constare la presenza a bordo di 5 clandestini di nazionalità siriana.

«Gli arresti effettuati nell’ultima settimana sono prova tangibile della concreta attività di prevenzione e repressione svolta dalla Polizia di Frontiera sulla fascia confinaria di Ventimiglia – spiega il vicequestore Martino Santacroce –  Il velo di sicurezza nei confronti del fenomeno dell’immigrazione clandestina e di tutti i reati a carattere transnazionale è reso ancora più efficace dai pattugliamenti congiunti che consentono di operare a cavallo della frontiera, in perfetta osmosi info-investigativa».

commenta