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Bordighera, We-World Caritas parla di immigrazione al Montale

10 febbraio 2022 | 09:47
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Bordighera, We-World Caritas parla di immigrazione al Montale
Bordighera, We-World Caritas parla di immigrazione al Montale
Bordighera, We-World Caritas parla di immigrazione al Montale

Un volontario per l’accoglienza dei migranti alla frontiera di Ventimiglia incontra online la classe 4A

Bordighera. L’8 febbraio presso l’istituto Montale di Bordighera, sotto la dirigenza e alla presenza della dottoressa Antonella Costanza, nell’ambito del progetto di legalità: “Fenomeno migratorio (We-World – Caritas)”, gli esperti hanno incontrato diverse classi dell’indirizzo Relazioni Internazionali per il Marketing. In particolare la classe 4A dell’istituto Montale di Bordighera ha stilato questa sintesi dell’incontro cui ha partecipato online con Jacopo Colomba, un volontario per l’accoglienza dei migranti alla frontiera di Ventimiglia.

La lezione è iniziata con una breve introduzione all’argomento: i principali problemi dell’immigrazione e le sue possibili cause; subito dopo ha illustrato le slide esplicative e i video di tutti i punti che si sarebbero toccati durante l’incontro. Innanzitutto i ragazzi e gli esperti di We-World Caritas si sono confrontati sulle principali cause dell’immigrazione:
• Lo sfruttamento del petrolio che, oltre a creare danni ambientali, crea anche particolari tensioni tra i popoli che ne vogliono la proprietà e lo sfruttamento;
• Il fenomeno del “land grabbing”, l’acquisto di terreni da parte di paesi stranieri che poi li utilizzeranno per lo sfruttamento del lavoro;
• Conflitti interni degli Stati, alcuni esempi possono essere l’Ucraina, la Libia, la Siria, questi fenomeni sono aumentati esponenzialmente negli ultimi 5 anni;
• Terrorismo, che nel 2018 si è esteso anche a zone come l’Asia meridionale.

Si è poi proseguito individuando i vari tipi di migrazione:
• La migrazione climatica, causata da alluvioni, siccità, assenze di piogge e carestie che rendono i paesi non coltivabili e dunque difficilmente vivibili;
• La migrazione economica, causata dallo stato di povertà di molti paesi del terzo mondo;
• Il migrante di guerra, che è obbligato a scappare dal proprio paese per sopravvivere agli attacchi militari;

A questo punto la discussione si è soffermata sui nomi più comunemente diffusi per indicare i migranti:
Rifugiato, chiunque sia in pericolo per atti di razzismo o persecuzioni in uno stato in cui non ha cittadinanza e dal quale non può tornare al suo paese d’origine;
Sfollato, una persona rimasta senza casa a causa di danni da agenti esterni, che rimane comunque nel proprio paese;
Apolide, colui che non ha la cittadinanza per colpa della guerra, in quanto non è stato possibile registrarlo all’anagrafe.

La lezione è continuata parlando dello stato attuale in cui si trova il Comune di Ventimiglia dopo che è stato sospeso il trattato di Schengen per permettere i controlli alla frontiera con la Francia, allargando il discorso anche a Lampedusa e ad alcune città francesi, tutte località interessate dal fenomeno migratorio, evidenziando come le condizioni dei migranti siano peggiorate a causa della rimozione di molti centri di accoglienza, delle guardie che abusano di loro e di come molti di loro siano migranti di guerra, costretti a scappare per non morire. L’Istituto Fermi -Polo-Montale è sempre ricco di iniziative e laboratori sulla legalità.