Bordighera, nella chiesa di Terrasanta veglia di preghiera per la pace in Ucraina
Tanta solidarietà nei confronti dei frati ucraini che da alcuni anni amministrano la parrocchia
Bordighera. «Siamo qui per pregare per la pace in Europa, nel mondo, in particolare tra la Russia e l’Ucraina. Tu hai detto “Amatevi gli uni gli altri, siete fratelli”, ma l’uomo, molto spesso purtroppo è sordo: non sente o non vuole sentire. Al posto di tendere la mano dell’amicizia, della fratellanza, tira dal manico il coltello, le armi per spargere il sangue». Dall’altare della chiesa dell’Immacolata Concezione “Terrasanta”, padre Faustino ha iniziato così, ieri, la veglia di preghiera per la pace in Ucraina.
«Noi lo sappiamo, Signore, che non sempre questa opera è puramente umana – ha aggiunto – C’è anche il divisore, il nemico, il diavolo, che divide le persone, che semina l’odio. Perché quando noi siamo felice lui è triste, quando noi siamo tristi, il diavolo è felice. Ha misurato con te nel deserto le proprie forze, si è avvicinato a te, o Signore, con le astuzie, proponendo il pane, il potere, la gloria, ma tu non hai voluto niente. Hai detto che il pane quotidiano ti sazia è la parola del tuo e del nostro Padre, del nostro Dio». «Questo omicidio purtroppo è presente nel mondo quasi dall’inizio – ha detto padre Faustino – Quando Caino ha ucciso Abele e da quel tempo fino ad oggi questa tragedia si ripete tra le persone, tra le nazioni, tra i continenti. Ma abbiamo anche dall’altra parte anche begli esempi di tanti uomini e di tante donne che sono diventati strumenti della tua pace».
Il frate, così come i suoi confratelli giunti da alcuni anni a Bordighera, è ucraino e molti fedeli, da giorni, gli hanno manifestato vicinanza e solidarietà. «Ringraziamo di cuore quanti in questo difficile momento ci manifestano la loro solidarietà e il loro affetto – ha scritto padre Faustino in un post su Facebook – E ci scusiamo se non siamo riusciti a rispondere a tutti i messaggi che ci avete inviato, stiamo vivendo giorni di grande dolore e affanno. Ringraziamo altresì chi ci ha contattato o si è presentato in chiesa per affidarci delle offerte da mandare in Ucraina a quanti si trovano nel bisogno; precisiamo tuttavia che non abbiamo accettato alcun soldo da nessuno e che non ne accetteremo finché non sapremo con certezza in quali zone vi sia più necessità e a chi e come arriveranno le nostre offerte. Vi chiediamo però di continuare a pregare insieme a noi per la pace».