Albergo di Portosole, placet degli enti: sì all’abbattimento preventivo
Entro fine 2022 la demolizione integrale dopo tre mesi di lavori. Tutte le opere a terra in programma
Sanremo. Si è tenuta questo lunedì l’attesa conferenza dei servizi, in sede referente, per l’approvazione del nuovo progetto dell’albergo di lusso a Portosole. L’opera, del valore stimato di 28 milioni di euro, ha visto convergere tutti gli enti coinvolti nell’iter autorizzativo – Comune, Regione, soprintendenza, capitaneria di Porto e ufficio delle Dogane -, sulla proposta di sdoppiare il procedimento in corso per concedere una via prioritaria all’abbattimento dell’hotel incompiuto, così come proposto dall’assessore ai Lavori Pubblici Massimo Donzella per dare una risposta, nel più breve tempo possibile, alla cittadinanza che l’attende da vent’anni.
La conferenza dei servizi, sempre lunedì, ha confermato la bontà del progetto in discussione, apprezzandone gli aspetti tecnici e sollevando minime osservazioni al soggetto promotore. Questione di dettagli, se visti nell’insieme. Portosole Cnis (proprietà fratelli Reuben) si è detta pronta ad accogliere ogni istanza pervenuta. Il Comune, dal canto suo, si è ripromesso di riconvocare a breve una prossima conferenza dei servizi in sede deliberante, così da arrivare entro la fine dell’anno all’approvazione definitiva del pacchetto completo: demolizione e ricostruzione.
Se l’obiettivo dovesse essere centrato, Portosole è pronta ad intervenire con l’abbattimento dell’incompiuta. Anche qui, il progetto, firmato dall’ingegnere Stefano Podestà dell’Università di Genova, è già pronto e depositato. Ipotizza tre mesi di lavori per radere al suolo tutto l’esistente, fondazioni comprese. Il costo dell’operazione è di 1 milione di euro. Il piano di demolizione è stato preceduto dall’analisi dei materiali che compongono la costruzione. I risultati hanno fatto emergere l’assenza di componenti nocive per la salute pubblica. Tuttavia, è risultata una presenza massiccia di polistirolo, motivo per cui l’intervento dovrà essere fatto con la massima cautela e a piccoli step, per non generare polveri nel centro città.
Una volta abbattuta l’incompiuta e ottenuti tutti i titoli per procedere con la realizzazione del nuovo albergo di lusso, Portosole stima di poter avviare e concludere il cantiere nell’arco di un paio di anni. Apertura al pubblico prevista e sperata nel 2024. Il progetto dell’hotel, a firma dell’architetto romano Francesco Delogu, contempla, oltre all’albergo, 70 posti auto interni, piscina a sfioro vista mare, Spa, Galleria commerciale e una grande terrazza verde sul tetto, collegata con una passerella alla passeggiata Salvo d’Acquisto.
C’è poi il capitolo delle opere a terra. Si partirà con l’ampliamento di via Gavagnin. L’idea è di creare una pista di cantiere sul sedime del futuro doppio senso, da sfruttare immediatamente per evitare che i camion transitino per il centro città. Nel progetto figura anche la nuova palazzina sede della Capitaneria di Porto e dell’Agenzia delle Dogane. Tornando a via Gavagnin, che si collegherà a via Vesco, una rotatoria all’ingresso del bacino portuale ne regolerà il traffico in entrata e in uscita. Altro asse strategico, il piano di Rivieracqua per ripristinare la balneabilità del mare tra i due porti (vedi correlato).
«Introducendo la conferenza dei servizi, a nome dell’amministrazione comunale e del sindaco, ho voluto rimarcare l’importanza strategica di questo intervento, – commenta la notizia l’assessore Massimo Donzella -. Sia la demolizione di quel volume che da circa 20 anni si trova lì che degli interventi previsti in convenzione a garanzia e nell’interesse della collettività. Tra i quali il Puc individua un parcheggio in struttura all’ingresso del porto. Bisogna capire solo come farlo. Se fosse tutto interrato ne saremmo più felici. I proponenti ora dovranno verificare con il ministero della Transizione ecologica, se l’abbattimento dell’incompiuta è soggetto o meno alla valutazione di impatto ambientale. Da parte dell’amministrazione civica c’è la massima attenzione. Siamo ottimisti che il 2022 sia l’ultimo anno di “vita” dell’ecomostro di Portosole», conclude il responsabile del Lavori pubblici di Palazzo Bellevue.