“Prie de mä”, progetto di agricoltura sociale: il sogno della camporossina Priscilla

4 febbraio 2022 | 08:30
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“Prie de mä”, progetto di agricoltura sociale: il sogno della camporossina Priscilla

“Prie de mä”, progetto di agricoltura sociale: il sogno della camporossina Priscilla

“Prie de mä”, progetto di agricoltura sociale: il sogno della camporossina Priscilla

“Prie de mä”, progetto di agricoltura sociale: il sogno della camporossina Priscilla

«Mi sono avvicinata ad una realtà ambientalista e ho scoperto che unendo le forze si possono fare cose grandissime»

Camporosso. Ritornare alla terra, occuparsi delle proprie colture per riceverne i frutti e al contempo creare amicizie e legami, dando vita ad una associazione o ad un consorzio. E’ il sogno di Priscilla Cantarella, 28 anni, di Camporosso, che fin dalla tenera età si è avvicinata alla coltivazione biologica, alla viticoltura e all’olivocultura grazie all’amore trasmessole dai suoi genitori.

“Prie de mä”, il nome scelto per l’iniziativa: pietre di mare, perché sui sassi che oggi compongono la base della terra di un appezzamento in località Ciaixe, a Camporosso, un tempo c’era il mare. Studentessa di Scienze Naturali all’Università di Genova e studentessa di musica presso il conservatorio di Cuneo, Priscilla vorrebbe far decollare il suo progetto partendo proprio da qui, creando, spiega «un’identità di agricoltura sociale senza scopo di lucro, nella quale tutti lavorano e tutti raccolgono i frutti di quello che si fa insieme».

Come inquadrare questo progetto dipenderà dal numero di adesioni: «Se saremo pochi si potrà formare una associazione, altrimenti un consorzio – dice – Tutto dipende». Di certo, però, è che non si tratterà di un lavoro vero e proprio, ma di quello che la giovane chiama «un volontario di ritorno alla terra».

«E’ un’idea che ho da tanto tempo – aggiunge – Ma ho deciso di provare a divulgarla. Ci sono due campagne della mia famiglia separate da un terreno che attualmente è in vendita. Se fossimo in tanti potremmo acquistarlo e unire così i terreni che già abbiamo a disposizione per trasformarli in una grande campagna dove si  potrebbero fare cose belle e grandi, come un uliveto, un frutteto e un vigneto». Per farlo servono tra i 30 e i 40mila euro circa. Ma l’unione fa la forza e se questa cifra venisse suddivisa tra tanti aderenti all’iniziativa, sarebbe più semplice realizzare il progetto.

In ogni caso, Priscilla ha un piano “b”: «Se non si riuscirà, insieme ad un gruppo di amici, partiremo coltivando un terreno della mia famiglia».

Quali nozioni servono per aderire all’iniziativa? «Non servono particolari conoscenze – spiega la studentessa -. Sarebbe una collaborazione su tutto, quindi chi ne sa di più insegna agli altri, sia per quanto riguarda la coltivazione delle differenti colture, sia per gli altri aspetti».

Quanto tempo bisogna impegnare nel lavoro? «Sarà una sorta di volontariato, per cui ognuno mette a disposizione un po’ del proprio tempo libero, si faranno dei turni, ci organizzeremo a seconda di quanti aderiranno. Io per prima non potrò esserci sempre – dice – Devo completare i miei studi e, inoltre, la mattina lavoro, quindi dipenderà dal tempo libero di ciascuno dei volontari».

Su cosa l’ha spinta a voler creare una sorta di cooperativa sociale, Priscilla non ha dubbi: «Mi sono avvicinata ad una realtà ambientalista e ho scoperto che unendo le forze si possono fare cose grandissime», risponde.

Chi volesse ricevere altre informazioni o fosse interessato all’iniziativa, può scrivere al seguente indirizzo e-mail: priscillacantarella.sea@gmail.com