Ventimiglia, per il tennis di Peglia il Comune prepara l’affidamento della gestione dell’impianto

21 gennaio 2022 | 15:54
Share0
Ventimiglia, per il tennis di Peglia il Comune prepara l’affidamento della gestione dell’impianto

Gara aperta per una gestione di otto anni, prorogabile per un massimo di altri quattro

Ventimiglia. L’amministrazione comunale della città di confine sta predisponendo la gara per affidare la gestione dell’impianto sportivo per il gioco del tennis in località Peglia. La forma di affidamento prescelta, si legge nella delibera di giunta comunale, è quella della concessione, per otto anni, dei servizi tramite procedura di selezione ad evidenza pubblica che avverrà con gara aperta ma, è specificato nel documento, «indirizzata in via preferenziale a società sportive dilettantistiche, enti di promozione sportiva, discipline sportive associate e federazioni sportive nazionali».

Dopo la revoca, avvenuta nei giorni scorsi, della concessione in gestione dell’impianto allo storico Tennis Club Ventimiglia, il Comune sta lavorando per affidare il centro sportivo. Spetterà al concessionario, a scomputo del canone di concessione annuo di 25mila euro, provvede a proprie spese all’esecuzione dei lavori necessari all’idoneità al funzionamento dell’impianto sportivo, che al momento si aggirano intorno ai 200mila euro.

Il complesso sportivo è composto da un immobile di tre piani, che ospita uffici, ristorante, cucina, spogliatoi e docce; un immobile  di un piano fuori terra, adibito a palestra, due locali deposito e un locale di somministrazione estivo. Ci sono poi cinque campi da tennis scoperti in terra battuta; due campi da mini tennis, un giardino e un parcheggio riservato.

Nella relazione predisposta dagli uffici si legge che «Qualora, a seguito dell’aggiornamento del progetto stralcio da parte del concessionario, fossero previsti costi superiori ad € 200.000,00, la durata della concessione sarà prolungata proporzionalmente ai maggiori costi da sostenere. La concessione sarà prolungabile comunque per un massimo inderogabile di ulteriori anni 4», passando così dagli otto previsti (per un valore stimato in € 560.000,00) a dodici (valore presunto € 840.000,00).

A carico del concessionario, inoltre: le spese per materiali di consumo e quant’altro necessiti alla normale attività degli impianti; le spese relative alla pulizia della struttura sportivo-ricreativa affidata, compreso l’approvvigionamento dei materiali necessari: in particolare, il concessionario dovrà eseguire la pulizia di tutti i locali (spogliatoi, campi con relative tribune, etc.) ivi comprese le attrezzature, le vetrate, i percorsi pedonali e gli spazi comuni annessi; l’approvvigionamento dei materiali necessari ai servizi igienici e la quotidiana e ripetuta pulizia di questi ultimi; le spese di manutenzione ordinaria; le spese necessarie alla sostituzione di tutte le parti mobili dei campi di gioco, quali reti, segnature ecc e degli impianti di illuminazione e il mantenimento del sistema di chiusura degli spogliatoi; oltre alle spese necessarie per il personale addetto alla sorveglianza, pulizia e funzionamento degli impianti e a quelle connesse alla gestione del bar e dell’attività commerciale.

Al Comune dovranno essere riservate, per l’utilizzo occasionale dell’impianto, un massimo di sei giornate all’anno «per l’organizzazione di manifestazioni, eventi o per altre esigenze, anche determinate da situazioni non programmabili».

L’impianto dovrà essere aperto sei giorni alla settimana per un minimo di otto ore al giorno da ottobre ad aprile, che diventano 12 ore giornaliere da maggio a settembre. Il concessionario dovrà anche «effettuare annualmente corsi sportivi a favore degli studenti degli istituti scolastici cittadini, stipulando con i medesimi apposita convenzione, a condizioni agevolate» e «restituire al Comune di Ventimiglia, immediatamente e a titolo gratuito, le porzioni dell’impianto ricadenti nell’intervento di realizzazione del sottopasso ferroviario, dalla data di avvio delle opere».

Chi gestirà la struttura non riceverà nessun contributo dal Comune, ma dovrà sostenersi con «gli utili derivanti dalle tariffe per l’utilizzo delle strutture, le entrate da attività ed eventi organizzati dal medesimo concessionario, gli introiti derivanti da pubblicità, ogni altra entrata per eventuali ulteriori servizi all’utenza approvati dal Comune, nonché i guadagni derivanti dall’attività di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande nella forma di bar-ristorante e dall’attività commerciale di vendita di articoli e prodotti sportivi».