Ventimiglia, docenti e personale Ata con contratto Covid senza stipendio da ottobre: «Come vivere se lavori e non ricevi un euro?»

26 gennaio 2022 | 14:02
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Ventimiglia, docenti e personale Ata con contratto Covid senza stipendio da ottobre: «Come vivere se lavori e non ricevi un euro?»

Responsabile della situazione sarebbe il Ministero dell’Istruzione: «Non siamo stati coinvolti nello stanziamento di soldi da versare», afferma l’insegnante Rosella Bonara

Ventimiglia. Senza stipendio da ottobre. É quello che sta accadendo nell’Imperiese e nel resto d’Italia a buona parte del personale docente e Ata assunto con contratto Covid per sopperire alle difficoltà causate dall’emergenza sanitaria nel mondo della scuola.

«Il Ministero dell’Istruzione non ha messo in capitolo le spese per noi del contingente Covid, che abbiamo un ruolo di supporto, quindi non siamo stati coinvolti nello stanziamento di soldi da versare», dichiara Rosella Bonara, insegnante presso la scuola dell’infanzia Cavour di Nervia, a Ventimiglia.

«Io lavoro in una scuola con tre sezioni, di cui una adesso in quarantena, quindi mi suddivido tra queste classi quando manca un insegnante – spiega la docente – . Una volta, quando mancava un maestro, si dividevano i bambini nelle varie classi, ma ora questo non è più possibile, pertanto con la scuola in presenza è necessario avere del supporto in più».

A nulla è servita la chiamata fatta alla ragioneria provinciale del Provveditorato agli studi per avere un chiarimento: «Mi hanno detto che la situazione non dipende da loro perché se il Ministero non manda il denaro loro hanno le casse vuote», si è sentita rispondere l’insegnante, la quale ha ricevuto anche la solidarietà della preside dell’istituto presso il quale lavora: «Lei poverina non c’entra niente, se non hanno i soldi non possono pagarci».

Già durante il precedente anno scolastico si erano verificate delle problematiche, ma prontamente risolte: «Effettivamente c’era stato un piccolo ritardo nei pagamenti, ma non come adesso – prosegue Rosella Bonara – . Sono quasi quattro mesi che non vedo un euro di stipendio. Io devo pagare un mutuo, le bollette, la benzina per andare a lavorare, devo viverci. Sono dispiaciuta, un conto è un mese o due, ma come si fa a vivere se lavori e poi non sei pagato? Se chiamo un idraulico non posso dirgli dopo che ha finito il lavoro “guarda che non ho i soldi per pagarti”. Questo disservizio è molto grave».