Traffico di armi e droga nel Ponente ligure: dieci condanne in primo grado
La pena più alta a Carmelo Sgrò: quattordici anni, due mesi e venti giorni di carcere. Esclusa l’aggravante mafiosa
Imperia. Si è chiuso con dieci condanne, pronunciate oggi dal gup di Genova Filippo Pisaturo, il primo grado di giudizio dell’operazione dei carabinieri denominata Ponente Forever, volta a smantellare un traffico di droga e armi intercettato tra l’estremo Ponente Ligure e la Costa Azzurra. Un’operazione che ha visto coinvolti i carabinieri del Ros e del comando provinciale di Imperia ma anche, per quanto riguarda la parte francese, la Gendarmerie Nationale di Marsiglia e Parigi.
Nel settembre 2020, dopo diciotto mesi di indagini, su richiesta dei pm della Dda di GenovaMarco Zocco e Giovanni Arena, erano scattate tredici misure cautelari con numerose contestazioni: dall’associazione per delinquere di stampo mafioso al traffico di droga e armi, fino al favoreggiamento della latitanza. Trentatré, invece, le misure scattate in Francia che hanno colpito figure apicali della criminalità locale, accusate di banda armata, traffico di armi e stupefacenti e rapina.
In Italia, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, al vertice dell’associazione dedita al traffico di armi e droga, soprattutto cocaina, hascisc, marijuana e, per quanto concerne le armi, anche dispositivi da guerra come Skorpion e AK 47 (Kalashnikov), c’era Carmelo Sgrò, accusato tra l’altro di aver favorito la latitanza del 50enne Filippo Morgante, ritenuto esponente di spicco della cosca Gallico, condannato a 18 anni di carcere per associazione mafiosa, minaccia, detenzione di armi e associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti. Il nome di Sgrò compare anche nel filone che mira a far luce su un traffico di droga. Nel condannare Sgrò, il giudice ha però escluso l’aggravante del 416 bis.
Le condanne:
Carmelo Sgrò, 38 anni, nato a Oppido Mamertina (Reggio Calabria) e residente a Sanremo: 14 anni, 2 mesi e 20 giorni di reclusione, 65.600,00 euro di multa, pagamento delle spese processuali e di mantenimento in carcere;
Simone Calvini, 46 anni, nato e residente a Sanremo: 9 anni e 4 mesi di reclusione, 47.200 euro di multa, pagamento delle spese processuali e di mantenimento in carcere;
Armand Kercuku, 33 anni, nato in Albania, residente a Parma: 8 anni di reclusione, 50mila euro di multa, pagamento delle spese processuali e di mantenimento in carcere;
Raffaele Vitale, 50 anni, di Sanremo: 7 anni, 3 mesi e 20 giorni di reclusione, 37.200,00 euro di multa, pagamento delle spese processuali e di mantenimento in carcere;
Luca Colombi, 43 anni, nato e residente a Sanremo: 5 anni e 6 mesi di reclusione, 25mila euro di multa, pagamento delle spese processuali e di mantenimento in carcere;
Domenico Magnoli, 40 anni, nato a Cannes e residente a Valbonne in Francia: 4 anni di reclusione, 24mila euro di multa, pagamento delle spese processuali e di mantenimento in carcere; (esclusa aggravante 416 bis).
Giuseppe Di Giorno, 50 anni, nato e residente a Sanremo: 2 anni e 8 mesi di reclusione, 14mila euro di multa, pagamento delle spese processuali;
Walter Gambeggi, 33 anni, Cuneo: 5 mesi di reclusione, 1.300,00 euro di multa e pagamento delle spese processuali;
Jacopo Vargiu, 25 anni, nato a Ciriè (Torino) e residente a Boissano (Savona): 4 mesi di reclusione, 1000 euro di multa, pagamento delle spese processuali;
Axel Carbone, 25 anni, nato a Nizza e residente a Sanremo: 2 mesi di reclusione, 500 euro di multa, pagamento delle spese processuali.
Assolto Alfonso Gallico, 24 anni, di Palmi (Reggio Calabria), residente a Selvazzano Dentro (Pordenone).