Tamponi, Tosi (M5s): «Anche l’Unaftisp ligure si era resa disponibile a effettuare test antigenici rapidi ma la Regione l’ha ignorata»

17 gennaio 2022 | 12:55
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Tamponi, Tosi (M5s): «Anche l’Unaftisp ligure si era resa disponibile a effettuare test antigenici rapidi ma la Regione l’ha ignorata»

«La politica regionale deve, in questo momento così delicato, superare le logiche degli interessi di pochi e difendere invece la collettività»

Genova.«Sulla nostra proposta di consentire anche alle parafarmacie di poter effettuare i test antigienici rapidi, al fine di ampliare le attività di rilevamento dei casi da Sars-CoV-2, c’è stato oggi l’intervento anche dell’Unaftisp, l’Unione nazionale farmacisti titolari di sola parafarmacia». Lo ha dichiarato il capogruppo regionale del M5S Fabio Tosi, intervistato oggi a Telegenova.

«In un’intervista congiunta con la presidente dell’associazione ligure Simona Capaccioli, infatti, abbiamo appreso che mesi fa i parafarmacisti liguri avevano dato la propria disponibilità a eseguire, esattamente come fanno le farmacie, i tamponi per il tracciamento delle positività o per l’accertamento dell’avvenuta negatività al Covid. Hanno le competenze, gli spazi e i programmi per poterlo fare ma, come segnalato, sono stati ignorati. Eppure, in ogni parafarmacia, come ha peraltro ribadito la rappresentante ligure, c’è un farmacista laureato e abilitato» – dice.

«La politica regionale deve, in questo momento così delicato, superare le logiche degli interessi di pochi e difendere invece la collettività: bene che l’Unaftisp abbia ribadito la propria volontà di andare avanti su questa strada cercando un accordo sia con Regione che con A.Li.Sa: le 590 farmacie regionali potrebbero solo che trarre beneficio dall’ausilio delle 150 parafarmacie liguri» – afferma.

«La procedura va snellita: i cittadini devono poter tornare a lavorare, i ragazzi devono essere messi in condizione di rientrare celermente a scuola e i medici di famiglia e tutti gli operatori sanitari devono essere aiutati a far fronte alla montagna di richieste e relativa burocrazia. La Regione, in virtù dell’autonomia in materia sanitaria, ha la possibilità di emanare un’ordinanza per andare in questa direzione. Basta con lo strabismo politico di chi in Liguria appoggia un’idea e poi a Roma ne sposa un’altra secondo la convenienza del momento» – conclude Tosi.