Taggia, Conio «chi non segue le regole non è più furbo, è soltanto una persona meschina che si approfitta del senso di responsabilità altrui»
«Vi chiedo ulteriormente pazienza e spirito di sacrificio, da due anni stiamo affrontando ciò che mai ci saremmo potuti aspettare»
Taggia. Ad un giorno dalla ripresa scolastica e alla vigilia dell’entrata in vigore del nuovo decreto, il sindaco Mario Conio traccia il punto della situazione.
«La morsa del covid 19 non pare arrestarsi. Al momento, risalendo nel campionamento a 15 giorni fa, i positivi nel nostro Comune sono 284. Domani ci accingiamo a riaprire gli istituti scolastici e le aree pubbliche; in questi giorni c’è stato un confronto con i miei colleghi che ha portato a questa sofferta decisione. Personalmente, pur avendo molti dubbi e preoccupazioni in merito, ritengo sia corretto e doveroso seguire i dettami ministeriali. Nella nostra facoltà di sindaci, il ricorso a ordinanze contingibili e urgenti è giustificato esclusivamente quando sui singoli territori di competenza si verifichino situazioni di gravità particolare e specifica. Purtroppo, in questo momento il problema è generale ed è giusto evitare inutili e dannose prese di posizione che potrebbero alimentare ulteriore confusione. Ciò non toglie che siamo chiamati ad affrontare mesi complessi e difficili, nel mondo scolastico, nelle nostre famiglie, nella nostra comunità».
Il sindaco infine lancia un appello ai suoi concittadini: «Vi chiedo ulteriormente pazienza e spirito di sacrificio, da due anni stiamo affrontando ciò che mai ci saremmo potuti aspettare. Inutile negarlo, sono cambiate le nostre abitudini, e stanno purtroppo cambiando le nostre prospettive. Da questa situazione se ne uscirà continuando ad agire e a comportarsi con senso di responsabilità collettiva; per tale ragione vi invito ancora una volta a proseguire nella campagna vaccinale, nei corretti comportamenti personali, quali l’uso della mascherina, ed a evitare inutili assembramenti. Ricordatevi, chi non segue le regole non è più furbo, è soltanto una persona meschina che si approfitta del senso di responsabilità altrui».