Scuola, ore di incertezze per il rientro: cosa pensano gli studenti dell’Imperiese
Alcuni degli interpellati preferiscono la dad, ma soprattutto i più piccoli vorrebbero rientrare in classe
Imperia. Sono ore di incertezza per il rientro a scuola dopo l’interruzione delle vacanze natalizie. Il tema della didattica, da affrontare in presenza o a distanza (visto l’alto numero dei contagi in classe) è stato affrontato ieri dal Consiglio dei Ministri, che ha dato indicazioni precise da inserire nel nuovo decreto legge contenente le misure atte ad arginare la recrudescenza dei contagi di Covid-19.
Si torna a scuola il 10 gennaio, con la didattica in presenza, mentre nelle scuole medie e superiori la dad scatta per dieci giorni con tre positivi nella stessa classe. Con un positivo è invece prevista l’autosorveglianza per tutta la classe e l’uso delle mascherine ffp2 per la didattica in presenza. Con 2 casi scatta una distinzione: per chi ha fatto 2 dosi di vaccino o è guarito da più di 120 giorni e non ha avuto la dose di richiamo si applica la Dad per 10 giorni, mentre gli altri proseguono in classe in autosorveglianza.
Intanto in provincia di Imperia, l’Asl ha tracciato una fotografia dei casi di Coronavirus nelle suole: i dati sono preoccupanti e testimoniano il dilagare del virus tra i banchi, dove si registrano, ad oggi (e nonostante la pausa natalizia), 213 alunni e 17 operatori scolastici positivi.
Ma cosa ne pensano gli studenti? In provincia, i bambini che frequentano le scuole primarie esprimono una grande preferenza per la didattica che si svolge in presenza, tra le motivazioni che portano a questa posizione giocano un ruolo importante i legami di amicizia che ogni bambino ha stretto con i propri compagni di classe come affermato da Martina 0., Gabriele L., Andrea C, Giorgia G., Giulia G. (quinta elementare) e da compagni più piccoli come Giada O. (terza elementare). Stefano e Martina C. (seconda elementare) e da Alex A. (prima elementare).
Tutti concordi affermano: «Vogliamo tornare in classe, ci mancano i nostri compagni e a causa della didattica a distanza risulta difficoltoso incontrarci e stare insieme».
Gli alunni, inoltre, sembrano fare attenzione anche alle complicazioni legate alla didattica a distanza come sostenuto da Giada C., Maya P., Elia C. e Mattia B. (quinta elementare) che affermano: «Preferiamo le lezioni in presenza perché così possiamo stare più attente alla maestra, distrarci di meno e non rischiare di perdere dei concetti importanti a causa dei problemi legati alla connessione. Inoltre, affermano, nel caso in cui non capissimo qualcosa la maestra può aiutarci subito». Quest’ultima è stata una delle motivazioni che ha portato Davide C. studente delle scuole secondarie di primo grado a preferire il ritorno tra i banchi di scuola.
Tra gli interpellati, tuttavia, appaiono anche delle preferenze riguardo la didattica a distanza, a partire dai più grandi come Alessandra F. (seconda media) ai più piccoli come Matilda P. (quarta elementare) che concordano sull’evitare il ritorno a scuola per non contrarre il virus. Gabriele R. (prima elementare) afferma di voler proseguire con la dad per passare più tempo con i genitori.