“Sa(n)remo Lettori!”, pomeriggio unico a Villa Nobel con Hafez Haidar e “Le Mille e una notte”

17 gennaio 2022 | 09:09
Share0
“Sa(n)remo Lettori!”, pomeriggio unico a Villa Nobel con Hafez Haidar e “Le Mille e una notte”
“Sa(n)remo Lettori!”, pomeriggio unico a Villa Nobel con Hafez Haidar e “Le Mille e una notte”
“Sa(n)remo Lettori!”, pomeriggio unico a Villa Nobel con Hafez Haidar e “Le Mille e una notte”

Pubblico ammaliato da quell’Oriente da sempre sognato

Sanremo. Un affermato intellettuale e scrittore che peraltro si chiama Giuseppe Conte e ben conosce l’oriente a introdurre un pomeriggio unico: “Le mille e una notte”, la traduzione magistrale di Hafez Haidar con visir, califfi, amanti, ladroni, inghippi; culture che si sposano qui, a Sanremo, terra di incontro; una sala esterna piena, luminosa e accogliente; un clarinetto suadente guidato dalla delicata sensibilità del giovane musicista alunno del Liceo Cassini; passi scelti recitati con trasporto, e altri rievocati improvvisando.

Il pubblico ammaliato da quell’Oriente da sempre sognato ma oggi colto nella sua vicinanza, perché ogni nobile orientale non è che il corrispondente di chi anche qui aveva e ha il potere, così come ogni amore fedele o infedele, ogni uccisione folle, e soprattutto ogni riscatto: tutto è là come qui, e ha percorso e fecondato India, Persia, popoli arabi e noi occidentali, oggi meno ‘altri’, meno eurocentrici.

Hafez Haidar, uomo avvezzo alla realtà anche politica e diplomatica, ci invita a levare lo sguardo, in quest’epoca così oppressa da mille preoccupazioni, e a farci affascinare, dal racconto dei racconti, che sedusse e riuscì a redimere un cuore malvagio; per conquistare una leggerezza, per dirla con il nostro caro Calvino, e non farci opprimere il cuore.

A pungolarlo la professoressa Anna Cristina Meinardi del liceo Cassini, con competenza e attenzione, Eugenio Ripepi legge in un crescendo le implorazioni che da sempre si levano sull’ingiustizia, e lui, Hafez Haidar narra come farebbe un cantastorie; ogni presente, dai bimbi alle autorità in prima fila presente l’assessore alla cultura Silvana Ormea, passando per insegnanti, uomini di teatro, turisti, in attesa dei colpi di scena. L’ assessore Ormea omaggia a nome del Comune di Sanremo il prestigioso ospite con un disegno prezioso e il dirigente scolastico del Liceo Cassini consegna all’autore un attestato con una bellissima frase si Gibran uno degli autori più amati da Hafez Haidar in segno di amicizia e stima.

Infine un cenno alla triste situazione della patria di Hafez Haidar, il martoriato Libano, che pochi ricordano; fra i pochi, ci viene detto, l’Italia. Torniamo a casa più pronti forse ad affrontare Covid, elezioni di presidenti e didattica a distanza o no. L’organizzatrice, la professoressa Francesca Rotta, docente di lettere dell’Istituto Colombo, non nuova a regie magistrali di eventi, saluta gli astanti, con la commozione di chi sa di averci coinvolti in un pomeriggio memorabile, al quale ha preso parte attiva per ricordare come l’autore si era coinvolto con la scuola fino a dedicare un libro a una esperienza vissuta nel precedente Istituto, il Ruffini di Imperia.

Allora che ci resta nella coscienza? «Fantasia e realtà si incontrano, la prima ci guida e forse potremo intervenire con più coscienza sulla seconda. E tutti siamo pronti e non vediamo l’ ora che arrivi sabato prossimo 22 gennaio per ascoltare Matteo Nucci, finalista Premio Strega che come un aedo aedo antico ci farà parlerà di due eroi omerici ” Achille e Odisseo ” ed Einaudi. L’incontro inizia alle 16.30 a Villa Nobel, è gratuito ma è necessaria la prenotazione sul sito di Villa Nobel» – fanno sapere gli organizzatori.