Valle armea

Sanremo, celle incendiate in carcere: interviene la polizia penitenziaria. La denuncia del Sappe: «Ormai è routine»

«L’aspetto critico è che dinanzi a questa ormai consolidata routine di incendi dolosi, non sono potenziati i presidi di protezione quali autorespiratori, coperte e guanti termici ad esempio»

riviera 24 - piana lorenzo visita carcere sanremo

Sanremo. Due incendi in poche ore appiccati nella serata di ieri in due diverse celle del penitenziario di Valle Armea a Sanremo da altrettanti detenuti, entrambi con problemi psichiatrici. Lo rende noto il segretario del Sappe Liguria, Michele Lorenzo. «L’aspetto critico è che dinanzi a questa ormai consolidata routine di incendi dolosi, non sono potenziati i presidi di protezione quali autorespiratori, coperte e guanti termici ad esempio», dichiara Lorenzo.

«In questo caso – prosegue – I detenuti psichiatrici presenti a Sanremo sono concentrati tutti in un unico reparto e dopo il primo incendio un altro detenuto, emulando il precedente episodio, ha appiccato fuoco nella sua cella».

«E’ sconcertante – commenta – Che uno di questi detenuti, un nord africano, solo poche ore prima era stato dimesso dal reparto psichiatrico dell’ospedale d’Imperia dove era già stato artefice di azioni devastatrici nella sua stanza di degenza. Il suo stato sanitario lo rende incompatibile con il regime penitenziario ma non può essere ricoverato perché non ci sono strutture disponibili (REMS)».

Stando a quanto si apprende, la polizia penitenziaria, a causa degli incendi, è stata costretta per due volte a evacuare l’intero reparto dirigendo i detenuti in altri settori protetti del carcere e portando in salvo i detenuti responsabili.

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