Sanremo, albergo incompiuto di Portosole. Si avvicina il giorno del “boom”
A febbraio la conferenza dei servizi per il nuovo progetto. Comune punta ad accelerare i tempi di abbattimento
Sanremo. E’ prevista per il mese di febbraio la prima conferenza dei servizi relativa all’analisi e successiva approvazione del nuovo progetto di recupero dell’albergo incompiuto di Portosole. L’opera, attesissima da anni, sconta il mancato abbattimento dello scheletro in cemento armato che era stato realizzato all’ingresso dell’approdo e che tiene in scacco, da troppo tempo, una delle zone più turistiche della città.
Alla conferenza dei servizi sono attesi i funzionari di tutti gli enti coinvolti nell’iter approvativo. Regione, Soprintendenza, Demanio, Capitaneria di Porto e Comune. L’assessore ai Lavori Pubblici Massimo Donzella, per conto dell’amministrazione civica, chiederà che durante la procedura aperta, per l’approvazione dell’albergo di lusso e delle opere a terra ad esso collegate, sia istituito un “canale preferenziale” che possa permettere alla proprietà dell’immobile – Portosole Cnis, gruppo Reuben Brothers – di iniziare a demolire in via prioritaria l’incompiuta.
Il progetto di demolizione è già nelle mani di Portosole che lo ha commissionato ad un illustre ingegnere dell’università di Genova che si era già occupato, a Sanremo, del recupero della scuola Pascoli. E’ stimato che il solo abbattimento dell’incompiuta costerà oltre 1 milione di euro, tra demolizione, interventi per mitigare il diffondersi delle polveri da cantiere e lo smaltimento dei materiali.
Nella convenzione tra Comune e soggetto promotore è stato ipotizzato un nuovo parcheggio in struttura, metà fuori terra e metà interrato, da realizzare all’imbocco del porto. C’è poi l’ampliamento di strada Gavagnin che dovrà andare a ricongiungersi a via Vesco. E, infine, la novità più recente, ovvero il progetto, a firma dei tecnici di Rivieracqua, volto a realizzare impianti fognari, stazioni di sollevamento e un articolato sistema di ricircolo dell’acqua per risolvere i problemi legati alla balneabilità tra i due porti.
Al posto dell’incompiuta, stando al progetto elaborato dall’architetto Francesco Delogu, sorgerà un complesso di lusso di circa 10.000 metri quadrati con cento camere, autorimessa, ristorante, sala conferenza, sale meeting, Spa, centro benessere, piscina e solarium.