Roca Team, una sconfitta che vale una vittoria

29 gennaio 2022 | 11:18
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Roca Team, una sconfitta che vale una vittoria
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Roca Team, una sconfitta che vale una vittoria
Roca Team, una sconfitta che vale una vittoria

Il Real Madrid passa dopo due supplementari

Monaco. Il diavolo sta nei dettagli, ammoniva un vecchio adagio, e ieri sera nella sconfitta del Roca Team per 84 a 90 ad opera del Real Madrid ne abbiamo avuto ancora una volta la prova. Perdere così fa sicuramente male, perché i motivi per recriminare sono molti, ma molti sono anche i motivi per guardare a questa partita con una sensazione comunque buona, perché quella di ieri è stata, a nosto modo di vedere, la migliore prestazione di squadra del Monaco in questa Eurolega.

Quando si costringe il Real Madrid a due overtime, quando la prima in classifica deve dare fondo a tutte le sue risorse per portare a casa una vittoria sudata in fondo ad una gara dove ha perso una ventina di palloni, allora si può parlare di grande prestazione di squadra. I dettagli diabolici sono quel mix di esperienza, classe, cattiveria agonistica e oggettiva presenza di una quantità quasi infinita di campioni nel roster che alla fine fanno tutta la differenza ; il diavolo si nasconde nelle facce dei Rudy, dei Tavares, dei Llull e di questa straordinaria squadra che ha giocato mille partite punto a punto, che ha gestito infinite volte queste situazioni, che ha il ghiaccio nelle vene e la pazienza in overtime di cercare il tiratore libero in angolo piedi a terra, e di colpire, per restare aggrappata al match quando il Monaco prova a scappare, e poi per chiudere i conti alla fine del secondo supplementare.

Alla presenza del Principe Alberto, e dopo che Aleksei Fedoricsev ha ufficialmente preso il timone della società il Roca Team gioca una gara di assoluto valore, solida, ben impostata tanto da costringere i madrileni ad uno stillicidio di palle perse, con un intensità in difesa che è ormai il marchio di fabbrica della gestione Obradovic e che permette ai monegaschi di stare in gara nonostante la serata sciagurata al tiro di Mike James e di Bacon che insieme combinano per un 9/39 che fa 23,1%, e che in ogni caso li porta per due volte ad avere in mano la palla per vincere, e prima il ferro sul tentativo di Bacon e poi i tentacoli di Tavares sulla tripla di James spengono i sogni di gloria del Roca Team. Il nuovo corso della squadra è evidente da alcuni particolari : prima di tutto un ritrovato Andijusic, che è tornato il giocatore concreto e glaciale in fase realizzativa che abbiamo sempre apprezzato, poi un Diallo costante su buoni livelli ed un Motiejunas in doppia doppia che ha sudato le proverbiali sette camicie contro Tavares e Poirier ma da solo ha retto il confronto contro i lunghi del Real.

Il solo Yabusele è stato tra i madrileni quello che ha procurato difficoltà costanti alla difesa monegasca, con il suo strapotere fisico eil suo gioco a due dimensioni, da sotto e da fuori, che a nostro parere lo rendono la migliore ala alta di questa competizione. Ma in ultima analisi, a suggello di questa partita piena di emozioni e di intensità possiamo dire che questa è una sconfitta che se giustamente brucia perché perdere così non fa assolutamente piacere, altrettanto giustamente non deve fare male perché è la dimostrazione chiara che la squadra è riuscita ad invertire la tendenza negativa, si è costruita una mentalità ed una identità basata sulla difesa, e che tutto questo sta dando buoni, buonissimi frutti. Diamo quindi il giusto merito ad Obradovic che ha saputo in poco tempo ricostruire la squadra e portarla ad un livello di prestazione che si poteva solo sperare : ricordiamo che prima di tutto certe partite bisogna arrivare a giocarle, poi si arriva ad imporre al Real due overtime, ed alla fine ci sono sempre quei dettagli diabolici che qualcuno chiama anche esperienza, che si costruisce anche con le sconfitte onorevoli che sono in realtà vittorie dell’autostima.

Marco Ghisalberti

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