Rai rifiuta i pagamenti degli abbonamenti: “Biglietteria del Festival ancora chiusa”

7 gennaio 2022 | 13:14
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Rai rifiuta i pagamenti degli abbonamenti: “Biglietteria del Festival ancora chiusa”

Restituiti ai consiglieri comunali i bonifici effettuati per garantirsi un paio di serate extra all’Ariston

Sanremo. “Abbonamenti per il Festival, non effettuare i pagamenti”. E’ questo l’input arrivato nelle scorse ore dai dipendenti di Palazzo Bellevue ai consiglieri comunali della Città dei Fiori, a cui spettano, ogni anno, un paio di abbonamenti in prevendita (oltre ai biglietti omaggio) per il Festival della Canzone Italiana.

Una spia di allarme sulle intenzioni di Rai di rivedere le condizioni di accesso per il pubblico all’Ariston? O una semplice precauzione, dovuta l’evolversi, in negativo, della situazione epidemiologica? Per Rai Com, la società della tv di Stato deputata a questo scopo, la restituzione di quanto già pagato è da attribuirsi unicamente al fatto che “la biglietteria del Festival non è ancora stata aperta. Quando lo sarà – spiegano – saranno comunicati prezzi e modalità di acquisto dei biglietti”. La motivazione è quindi da ricercarsi nei tempi che corrono, impossibile definirli normali.

Di certo c’è che ad oggi chi ha già pagato, tra gli amministratori comunali, sta ricevendo i soldi indietro. La possibilità di opzionare gli abbonamenti risulta essere sospesa anche per i comuni spettatori. Eppure alla prima del Festival mancano appena tre settimane. Organizzare le vacanze in pandemia non è cosa semplice. Per gli alberghi, poi, costruire i “pacchetti Festival” e promozionarli diventa ogni giorno più complicato.

Anche se per Rai la sala vuota non è un’ipotesi presa in considerazione, si riaffaccia su Sanremo l’incognita del pubblico del Festival. Lo spettro della zona arancione incombe sulla Liguria. Il picco dei contagi, soprattutto a Ponente, sta lasciando il segno, tanto che non si possono escludere a prescindere eventuali provvedimenti ulteriormente restrittivi per le zone di confine: né più né meno quanto accaduto l’anno scorso, quando il presidente Toti decretò una clamorosa zona rossa alla vigilia della kermesse, mandando su tutte le furie i commercianti locali e comportando una storica edizione ricordata anche per gli applausi registrati.

Al di là di come andrà a finire la querelle pubblico, il prossimo Festival – cautelativamente non ancora ribattezzato della rinascita -, sarà comunque un’edizione azzoppata per l’economia cittadina. La platea dei giornalisti, che a centinaia raggiungevano Sanremo per seguire il Festival, è di nuovo dimezzata dal riproporsi dell’unica sala stampa per televisioni e giornali al Casinò. Cancellata quella delle Radio, la Lucio Dalla, prevista di solito al Palafiori. Di Casa Sanremo bisognerà vedere cosa rimarrà, svolgendosi la manifestazione tutta al chiuso. Ed è ancora da definire il tema del centro città e degli eventi collaterali. Sul punto i primi contatti tra Prefettura e Comune ci sono stati. Ma i dettagli sono tutti da scrivere.