Pd città di Imperia: «Mancanza di partecipazione democratica al Consiglio comunale»
«Si è svolto in presenza non tenendo conto delle diverse situazione di positività e di opportunità sanitaria che gravano su alcuni consiglieri comunali»
Imperia. Il Pd città di Imperia chiede che «i diritti dei consiglieri comunali vengano tutelati come da prerogative stabilite dal testo unico enti locali 267/2000, oltre che dallo Statuto e dal Regolamento comunale recentemente modificato, e soprattutto che venga sempre garantita la loro partecipazione democratica al consesso cittadino».
«Nonostante numerose richieste, da ultimo quelle presentate in sede di conferenza capigruppo da Fabrizio Risso, e già precedentemente discusse in sede istituzionale da Enrica Chiarini, anche il primo consiglio comunale dell’anno si è svolto in presenza, non tenendo conto delle diverse situazione di positività e di opportunità sanitaria che gravano su alcuni consiglieri comunali, influendo negativamente sulla partecipazione democratica degli stessi ai lavori del Consiglio comunale. Ricordo che solamente con la loro effettiva partecipazione, in presenza o il alternativa in modalità da remoto, è riconosciuto ai consiglieri comunali il pieno ed effettivo diritto di presentare e discutere tutti gli atti di sindacato ispettivo, attraverso i quali controllare l’attività del Comune o esercitare i loro poteri ispettivi su temi particolari che interessano la vita della città, oltre che di partecipare alle commissioni e ai consigli comunali» – fa sapere il segretario del Pd città di Imperia Massimiliano Cammarata.
«Riteniamo che sarebbe stato più prudente ed opportuno lanciare un messaggio in un momento di difficoltà come quello che stiamo vivendo ed è per questo che, in accordo con altri consiglieri di minoranza, abbiamo provveduto alla convocazione della commissione prima sul tema affinché tale situazione non si verifichi più. Il tutto alla luce delle somme ingenti impegnate per l’informatizzazione e digitalizzazione della sala con dotazione informatica fornita ad ogni consigliere comunale, strumentazione che sicuramente avrebbe agilmente permesso una loro partecipazione attiva al Consiglio comunale» – conclude Cammarata.