L’elezione del presidente vista con gli occhi degli Imperiesi a Roma

La parola ai deputati Flavio Di Muro (Lega) e Leda Volpi (Alternativa). Impegnato a Roma anche Antonio Bissolotti di Liguria Popolare
Sanremo. Quarta giornata di passione a Roma dove i grandi elettori sono coinvolti nell’elezione del prossimo Capo dello Stato. I partiti si contendono la nomina del presidente, giocando una sottile partita a scacchi che oggi è terminata con l’ennesima fumata nera.
Nella Capitale si trovano da alcuni giorni tre rappresentanti provenienti dalla provincia di Imperia. Due sono deputati della Repubblica e grandi elettori di diritto, l’onorevole ventimigliese Flavio Di Muro della Lega e l’ex portavoce pentastellata, ora parlamentare di Alternativa, il medico sanremese Leda Volpi. A seguire la tornata per l’elezione della più alta carica dello Stato c’è anche Antonio Bissolotti, segretario regionale di Liguria Popolare e collaboratore del sottosegretario alla Salute Andrea Costa.
Quale atmosfera si respira, come finirà. Lo abbiamo chiesto direttamente ai nostri protagonisti che hanno il privilegio di partecipare, chi direttamente, chi indirettamente, all’elezione del prossimo presidente degli italiani. Apre il giro di sensazioni Antonio Bissolotti: «In questi giorni ho fatto incontri e cene con esponenti del governo e parlamentari di diversi schieramenti. Ognuno dice la sua a dimostrazione che regna un clima di confusione ed incertezza che allontana sempre di più i cittadini dalla politica. La mia sensazione, confermata ancora questa mattina, è che si sia una donna rimasta coperta ed ora è chiaro che si tratti del numero uno dei servizi Elisabetta Belloni. Se i partiti non trovano una quadra intorno a lei allora si ritorna allo ipotesi iniziale di Mario Draghi presidente della Repubblica. Di fatto è comunque il premier il regista di tutto: o ci va lui o ci manda una persona di sua fiducia. In questo momento la mia sensazione è che l’ex presidente della BCE sia più forte di tutto il parlamento messo insieme. Se così fosse, sarebbe la clamorosa sconfitta di una intera classe politica. Ovviamente queste sono mie personalissime considerazioni. Probabilmente si chiude domani. Saluti dalla Capitale».

Segue l’onorevole Flavio Di Muro. «Grande emozione e senso di responsabilità essere tra i grandi elettori. Rappresentare in queste importanti votazioni i cittadini della provincia di Imperia, dal confine alla capitale d’Italia, è per me sicuramente un’esperienza indimenticabile. Siamo impegnati in votazioni quotidiane, riunioni e confronti che sono alla base di quella che sarà la scelta definitiva. C’è la consapevolezza di voler fare in frettaperché l’ordinaria attività parlamentare deve ripartire, siamo in piena crisi pandemica ed economica, ma è anche vero che la più alta carica dello Stato non si può decidere senza approfondite riflessioni e le necessarie convergenze. Noi parlamentari però, almeno per quanto mi riguarda, continuiamo comunque a lavorare parallelamente alle problematiche dei nostri territori.
Io credo che il centrodestra abbia l’onore e l’onore di fare proposte. Matteo Salvini – conclude il deputato della Lega – da giorni sta facendo un gran lavoro per conto di tutta la coalizione di centrodestra. Bisogna superare veti ideologici e guardare alle qualità delle proposte in campo. Il quorum è sceso, domani siamo alla quinta votazione, ogni giorno può essere quello decisivo».
Chiude il giro Leda Volpi che somma l’emozione della chiama per l’elezione del presidente a quella della gravidanza, arrivata alla soglia del parto. Dal gruppo di Alternativa idee molto chiare: «Di fronte allo stallo e al penoso teatrino che stiamo vedendo nei vari partiti, che si stanno impantanando tra strategie, schede bianche e nomi improponibili, noi di Alternativa abbiamo indicato nelle prime tre votazioni un nome di alto profilo, il professor Paolo Maddalena. Maddalena da magistrato e da accademico che ha dedicato tutta la sua vita professionale alla difesa della Costituzione e dei beni comuni si pone come l’antitesi di Draghi, l’uomo delle élite, delle banche, il fautore delle privatizzazioni e delle svendite dei beni pubblici. Basta pensare, per fare un esempio, a ciò che ha comportato la privatizzazione delle autostrade, tema tragicamente noto da noi in Liguria.
Il Presidente della Repubblica è il garante della Costituzione e deve svolgere un ruolo fondamentale nel tutelare i cittadini e gli interessi degli italiani. Negli ultimi anni si sono succeduti al Colle svariate figure che hanno “lasciato fare” troppo a governi che hanno portato ad una serie di gravi conseguenze: disuguaglianza sociale, precariato diffuso, beni pubblici svenduti continuamente, sanità devastata. Oggi proporremo un altro nome, una figura di altissimo rilievo che incarna i nostri valori, in particolare la difesa della legalità e la lotta alle mafie, Nino di Matteo. Speriamo che altri colleghi ci seguano in questa scelta.
In questo modo, continuiamo a demarcare la netta differenza tra chi vorrebbe in pratica JP Morgan e gli amici della finanza al Colle e chi invece vuole un Capo dello Stato di alto valore civile e morale che tuteli veramente gli italiani», conclude Volpi.
(Nelle foto. 1. Bissolotti nel retro di Montecitorio dove si riuniscono i gruppi parlamentari. Sullo sfondo il mitico bar Giolitti punto di incontro dei vari onorevoli. 2. Di Muro in aula e al centro nel momento del voto. 3. Volpi all’ingresso dell’aula di Montecitorio)