Imperia, giornata della memoria. Posata la prima pietra d’inciampo, per non dimenticare
Presenti alla cerimonia anche alcuni parenti delle vittime, che con grande commozione hanno commentato l’importanza di questo gesto «per non dimenticare e per ricordarci chi siamo».
Imperia. La giornata della memoria ad Imperia è stata celebrata per non dimenticare gli eccidi nazisti e per ricordare le 19 persone imperiesi partite per i campi di sterminio, che non hanno mai più fatto ritorno.
Oggi il sindaco Claudio Scajola insieme al Prefetto Nanei, ha posto la prima di una serie di pietre di inciampo, posta di fronte all’abitazione dell’unica donna deportata, rintracciata dalla commissione toponomastica, Elena Caterina Moraglia, a borgo Prino.
«Un ricorrenza che lo Stato ha individuato per non dimenticare. La data in cui sono stati liberati nel ’45 quei campi che taluni chiamano di concentramento e invece devono essere chiamati campi di sterminio. Una ricerca complicata e difficile e non ancora terminata che ci ha portato ad aderire all’iniziativa della pietra d’inciampo. Le porremo di fronte alle abitazione di persone che sono uscite e non sono mai più rientrate».
Presente alla cerimonia, oltre ale autorità civili e militari, anche alcuni parenti delle vittime. Il cugino di Elena Caterina Moraglia e i nipoti di Lorenzo Bessone, Nevina e Gian Lorenzo, che con grande commozione hanno commentato l’importanza di questo gesto «per non dimenticare e per ricordarci chi siamo».