Dalla farsa del Covid ai free vax, l’ultima giravolta del Movimento Imprese Italiane sulle note di Povia

22 gennaio 2022 | 17:30
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In piazza Colombo la manifestazione con il vincitore del Festival 2006

Sanremo. «Governo criminale, il protocollo Speranza è il protocollo della morte». Sono pronti a lanciare la scalata al parlamento i militanti del Movimento Imprese Italiane, tornati in piazza Colombo, questo pomeriggio, per manifestare contro il green pass, in tutte le sue versioni in vigore. Al loro fianco il vincitore del Festival 2006 Giuseppe Povia. «Al Festival oggi non mi farebbero più entrare. Sono qui per contestare l’ennesimo decreto sbagliato, fatto da una minoranza senza il consenso del popolo , – ha spiegato il cantante -. Sanzionare chi non si vaccina o non rinnova la dose è un’estorsione che porta lo Stato a violare il suo stesso codice penale. Nel mio prossimo disco ci sarà un brano intitolato “Quale libertà”, dedicato ai giovani che hanno accettato una libertà che è più una prigione».

Ad attendere Povia, in piazza Colombo, c’erano circa 180 persone da tutta la provincia, compresi i gruppi no green pass di Sanremo e Imperia e l’associazione Rivoluzione Etica, nata per aiutare a distanza le persone contagiate e a loro dire abbandonate dalle istituzioni. Dal palchetto allestito sul solettone, la guida del movimento Maurizio Pinto ha scaldato la piazza da oratore, ripercorrendo due anni di lotte iniziate per contrastare i lockdown. «Non siamo negazionisti, non siamo complottisti, no mask o no vax, siamo free vax e no farsa».

Un po’ bastone e un po’ carota. Da una parte, dal Movimento Imprese Italiane ci tengono a chiarire che non hanno mai detto che il coronavirus non esiste, che non bisogna vaccinarsi, che i medici non salvano le vite. Dall’altra, però, per loro “i tamponi servono solo ad alimentare la pandemia”, mentre “la mascherina è una museruola” e non andrebbe indossata. Queste ultime parole, del blogger Riccardo Fortin, hanno suscitato l’indignazione di un manifestante che gli ha urlato contro: «E’ per colpa tua che ci prendono per il culo. Dire che la mascherina non serve è da pazzi».

Infine gli attacchi alla politica, alle associazioni di categoria e ai sindacati: “Salvini è un clown, ha firmato tutto, assecondato tutto”, Meloni “leader della finta opposizione”, governo Draghi “barzelletta del mondo che ha fallito su tutta la linea”. Motivo per cui: «Il governo dei migliori è assolutamente da eliminare, non appena ci trasformeremo da movimento a qualcos’altro ci penseremo noi», ha chiosato Pinto.

Tra le storie ripercorse anche quella di Max Pace, il compianto bagnino sanremese di 48 anni che è mancato di Covid il 10 dicembre scorso. A raccontarla è stato Dario Pastorelli, socio fondatore dell’associazione Rivoluzione Etica, anche lui no vax, anche lui finito in terapia intensiva al Borea in quegli stessi giorni: «Max è stato tenuto a casa senza cure, è stato lasciato solo. Io mi sono salvato grazie ad una fisioterapista di Diano Marina, mentre alla dottoressa del reparto vorrei dire che in quanto a terapie e tatto dovrebbe lavorarci su».

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