Covid, famiglia chiede aiuto. «nostra figlia è risultata positiva ed ora non possiamo nè fare vaccino nè avere green pass»
«Non sappiamo più cosa fare. Mia figlia non può prendere i mezzi pubblici per andare a scuola, nella pausa pranzo no può accedere a bar o ristoranti. Siamo chiusi in casa»
Pontedassio. Incertezza e confusione dall’11 dicembre per una famiglia di Pontedassio per cui non è possibile effettuare il vaccino, ma nemmeno ottenere il green pass, nonostante ci siano i requisiti.
A contattare la nostra redazione è la signora Abbo che racconta la problematica vissuta in prima persona dalla figlia 13enne e di conseguenza da tutta la sua famiglia. «Mia figlia ha contratto il Covid ed è risultata positiva lo scorso 15 dicembre a seguito di un tampone effettuato in farmacia. La Asl ci ha contattato per effettuarne un altro al drive nel marasma totale dei giorni che hanno caratterizzato dicembre. Questo ultimo tampone è risultato negativo ed è stato fatto in modo frettoloso e sbrigativo».
Allarmata, la signora Abbo ha quindi contattato la pediatra della figlia che risultava essere negativa nonostante mostrasse tutti i sintomi «La dottoressa ci ha comunicato che non sarebbe stato possibile effettuare una nuova verifica Asl se non dopo il decimo giorno e nel frattempo ci ha raccomandato di non uscire. Il 24 dicembre, vigilia di Natale, abbiamo fatto un nuovo tampone: questa volta il risultato è stato “incerto” quindi da ripetere».
Il 27 dicembre è arrivato il risultato di negatività per la ragazza per secondo la Asl non è mai stata malata di Covid. «Ho contattato chiunque di dovere e nessuno è riuscito a fare chiarezza Abbiamo quindi effettuato le analisi del sangue e i risultati di mia figlia erano alle stelle quindi il Covid lo aveva fatto eccome» commenta la mamma.
Una situazione di “impotenza” in cui non si viene a capo di una soluzione, come commenta la signora Abbo nel suo appello di aiuto «Non sappiamo più cosa fare. Mia figlia non può prendere i mezzi pubblici per andare a scuola, nella pausa pranzo no può accedere a bar o ristoranti e come se non bastasse, essendo sportiva, può fare gli allenamenti ma non le gare. Chiediamo che qualcuno prenda in mano questa situazione e ci dica cosa dobbiamo fare, perché siamo chiusi in casa».
La signora Abbo ha fatto una denuncia per la situazione ed è in attesa che qualcuno la contatti per risolvere un problema che è diventato, come lo definisce lei stessa, una “odissea”.