Casa Serena, i sindacati: «Anno nuovo problemi vecchi»
«Netto peggioramento delle condizioni lavorative del personale e dell’assistenza all’utenza che non risponde alle reali esigenze degli ospiti»
Sanremo.«E’ iniziato il nuovo anno eppure la situazione a Casa Serena non sembra essere migliorata nonostante le ultime notizie parlino di una situazione del tutto sotto controllo, il personale e i parenti che rappresentiamo in questi giorni ci riferiscono invece di un netto peggioramento delle condizioni lavorative del personale edell’assistenza all’utenza che non risponde alle reali esigenze degli ospiti. Dalle informazione pervenuteci risulterebbe la mancanza di materiali come ad esempio detersivi che dovrebbero garantire un’adeguata sanificazione degli ambienti oltre che della biancheria, la totale assenza di protocolli per quei soggetti affetti da patologie che necessiterebbero di isolamento (scabbia, clostridium, covid..) e che invece vengono inseriti in comunità in contatto con altri soggetti fragili, sembrerebbe inoltre che siano incrementate le lesioni da pressione. Tale situazione sarebbe aggravata dalla carenza di personale che risulterebbe impossibilitato a svolgere le proprie mansioni, senza il minimo rispetto dell’inquadramento professionale di ciascun lavoratore, cichiediamo pertanto come Uil Fpl e Fp Cgil se all’interno di questa struttura siano state introdotte figure professionali di coordinamento/caposala in possesso dei requisiti specifici per svolgere tale ruolo e se dai controlli effettuati siano emerse le criticità a noi evidenziate» – affermano Uil Fpl e Fp Cgil.
«I lavoratori sottolineano l’impossibilità di confrontarsi con una direzione che non sembrerebbe interessarsi alle problematiche da loro evidenziate. I dipendenti da noi rappresentati ci riferiscono di non sentirsi tutelati come lavoratori, risulterebbero infatti una serie di licenziamenti (ameno 5 nel breve periodo di gestione Euroassistance) con subdoli pretesti o con giustificato esubero di personale mai realmente verificato e, soprattutto, non ci risulta tale problematica condivisa con le OO.SS., almeno per quanto riguarda quelle firmatarie del contratto applicato. Il dato preoccupante è la precarietà lavorativa che si sta creando in una realtà che oggi risente drammaticamente della carenza di figure professionali fondamentali a garantire adeguati livelli assistenziali. Come organizzazione sindacale vorremmo comprendere per quanto tempo ancora dovremo sopportare una situazione che riteniamo preoccupante e pericolosa in un momento soprattutto così delicato che non vede nessuna azione di tutela da parte degli organi di controllo preposti. Nel difficile momento che stiamo vivendo del riacutizzarsi della pandemia riteniamo fondamentale non abbassare la guardia, chiediamo pertanto che venga intensificato il monitoraggio di tutte le strutture che ospitano soggetti troppi fragili per essere dimenticati, che hanno già subito molte perdite nella prima ondata del Covid, affinché si possa verificare da chi a ciò è preposto l’applicazione di tutti i protocolli necessari e previsti» – dicono Uil Fpl e Fp Cgil.