Carpasio, «Siamo innocenti»: la replica di due donne accusate di aver diffamato un carabiniere

19 gennaio 2022 | 13:09
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Carpasio, «Siamo innocenti»: la replica di due donne accusate di aver diffamato un carabiniere

Avrebbero fatto beneficienza al Gaslini «per pura economia processuale» pur non ritenendosi colpevoli

Montalto Carpasio. Si dichiarano innocenti ed estranee ai fatti le due donne carpagine accusate di diffamazione nei confronti del maresciallo dei carabinieri (e consigliere comunale) Davide Lupano. Davanti al Giudice di Pace di Sanremo  Eliana Bonsignore e Michela Pastorelli avrebbero fatto beneficienza spontaneamente al Gaslini «per pura economia processuale» pur non ritenendosi colpevoli.

Le donne erano finite sul banco degli imputati perchè avrebbero sostenuto e detto in paese che, il militare dell’Arma, sarebbe stato il responsabile di un esposto anonimo per abuso edilizio commesso da zia e nipote, al quale aveva fatto seguito lo smontaggio del manufatto incriminato.

Secondo l’accusa, probabilmente per vecchie ruggini tra le parti, le due avevano iniziato a divulgare nel piccolo paese accuse infondate attribuendo la paternità dell’esposto anonimo a Lupano, tanto che quest’ultimo era stato additato come autore di una condotta malvagia e censurabile sotto il profilo della lealtà, acuita dal fatto di essere un appartenente dell’Arma dei carabinieri.

Nella fase dibattimentale la parte offesa ha ritenuto opportuno rinunciare al risarcimento del danno morale patito, a condizione di vedere concretizzato – e così è stato – un lauto bonifico in denaro all’istituto pediatrico genovese da parte delle due indagate e mettere così fine alla vicenda giudiziaria. Nelle carte processuali si legge che le due donne hanno acconsentito a elargire 200 euro ciascuna al Gaslini di Genova «pur ritenendosi non responsabili per i fatti oggetto di imputazione»