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Carcere di Sanremo, Giachetti: «Assumere nuovo personale medico psichiatrico»

27 gennaio 2022 | 16:51
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Carcere di Sanremo, Giachetti: «Assumere nuovo personale medico psichiatrico»

«Integrare e rafforzare l’organico della polizia penitenziaria»

Sanremo. Su richiesta di Rita Bernardini martedì 25 gennaio l’onorevole Roberto Giachetti ha presentato una nuova interrogazione sulla casa di reclusione di Sanremo. Il deputato chiede in particolare di chiarire i due tragici episodi di autolesionismo dei quali le cronache (e i comunicati dei sindacati della penitenziaria che ne erano la fonte) avevano riferito solo in parte: «Del primo era stato protagonista il 3 ottobre nel Padiglione C il detenuto ucraino MP che aveva dato per settimane segni di disagio psichico evidenti ai compagni di detenzione e colti anche da parte del personale, ma che non avevano portato a cure mediche appropriate ed erano sfociati in una aggressione e in una chiusura in isolamento senza misure di precauzione, durante la quale si era procurato gravissime ferite e ustioni, finendo ricoverato nell’ospedale di Villa Scassi, dove è stato necessario amputargli una mano e parte dell’altra.Di lui non si è saputo più nulla, tranne che a fine dicembre si trovava ancora ricoverato nel reparto detenuti dell’Ospedale San Martino . Giachetti chiede di verificare la dinamica dei fatti e le eventuali responsabilità, notizie sul suo attuale stato di salute e certezze sul fatto che gli siano garantite le cure e gli interventi chirurgici di ricostruzione dell’arto di cui ha bisogno».

«Del secondo il 18 dicembre il detenuto nordafricano RM, affetto da tubercolosi e ristretto nella sezione di isolamento, dove a quanto viene riferito mancano acqua calda e riscaldamento, che protestava con ragione visto il suo stato per le condizioni della cella e aveva appiccato il fuoco, finendo per procurarsi gravissime ustioni, tanto da essere trasportato in elicottero in codice rosso a Villa Scassi, dove è deceduto il 7-1. RM qualche tempo prima aveva avuto l’opportunità di essere ospitato in arresti domiciliari da una cooperativa sociale, ma purtroppo questa misura non gli era stata concessa. Anche in questo caso viene chiesto di chiarire quanto è accaduto (se si trattasse di isolamento disciplinare o sanitario e perché venisse fatto scontare in quel modo), accertare le responsabilità e le condizioni detentive della sezione di isolamento, dove risultano verificarsi negli ultimi mesi la maggior parte degli eventi critici» – dice.

Viene chiesto conto della difficile situazione interna – oggetto giorni fa di un vertice con il provveditore Rita Russo – che ha visto negli ultimi mesi un crescendo di aggressioni, risse, atti di autolesionismo, danneggiamenti e incendi di celle, ma trae probabilmente origine da quella degli ultimi anni nei quali veniva già segnalato un alto numero di episodi di questo tipo, di cui sembra essere una delle principali cause la mancanza di prospettive di lavoro e di reinserimento di cui soffre l’istituto, e di quali misure si intendano adottare per porvi rimedio e prevenirne di ulteriori.

Giachetti chiede di sollecitare la Regione ad assumere nuovo personale medico psichiatrico, a garantirne un maggior numero di ore di presenza a Imperia e Sanremo e a chiarire i tempi e le modalità con cui intende attivare la da troppi anni attesa REMS di Calice al Cornoviglio. Chiede infine di integrare e rafforzare l’organico della polizia penitenziaria, migliorare l’attività trattamentale e prevedere l’avvio di programmi per il lavoro e il reinserimento sociale dei detenuti, che in un istituto a destinazione prevalentemente penale non possono rimanere così limitati.

«Ringraziamo Roberto Giachetti per l’attenzione e Rita Bernardini per l’azione non-violenta che sta conducendo da un mese a questa parte per riportare nella legalità e nel rispetto dell’art.27 della Costituzione le carceri del nostro paese. Ci auguriamo possa portare presto ad un decreto del Governo che includa misure per diminuire le presenze in carcere (come le due proposte di Giachetti sulla liberazione anticipata), ponendo le premesse per le necessarie riforme della Giustizia e dell’Ordinamento Penitenziario e permettendo di affrontare con maggior sicurezza l’emergenza covid con il crescendo di contagi che si sta registrando in queste ore (sono ormai 3.596 i positivi tra detenuti e agenti, di cui ben 2.625 i detenuti)» – affermano per il Partito Radicale Deborah Cianfanelli, Angelo Chiavarini e Stefano Petrella.