Badalucco, disappunto del sindaco Orengo per il servizio televisivo sul comune. «Messaggio travisato»

21 gennaio 2022 | 09:59
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Badalucco, disappunto del sindaco Orengo per il servizio televisivo sul comune. «Messaggio travisato»

«Una cosa è parlare delle difficoltà. Altra è aggredire le persone che stanno lavorando ed esporle al pubblico ludibrio»

Badalucco. Grande disappunto da parte del sindaco di Badalucco Matteo Orengo, che esterna tutta la sua delusione per “le parole travisate”, durante un’intervista sulla rete nazionale, andata in onda ieri.

Il primo cittadino è stato contatto per parlare della situazione del personale comunale «Sono stato contattato da Mesiaset per parlare della situazione relativa alle problematiche che potevano nascere dall’applicazione del decreto legge di recente emanazione. Una troupe si è recata a Badalucco per fare riprese ed interviste cui ero impossibilitato a partecipare di persona e le mie collaboratrici hanno legittimamente deciso di non rispondere».

Il sindaco Orengo ha rilasciato una video intervista: «Ho rilasciato un’intervista telefonica in cui ho sottolineato i diversi aspetti della vicenda che però è stata completamente tagliata e stravolta. Una cosa è parlare delle difficoltà che possono nascere da scelte individuali, che posso non condividere, ma che sono legittime. Altro è aggredire le persone che stanno lavorando ed esporle al pubblico ludibrio con commenti infelici in studio senza possibilità di replica. Sospendere dal lavoro collaboratori capaci e volenterosi non è cosa facile e sostituirli per un breve periodo è ancor più complesso. Partecipare in diretta significa poter ribattere e chiarire, così invece è passato un messaggio negativo.».

«Il mio intervento era pragmatico ed opportunistico: siamo certi che con l’introduzione del supergreenpass si convinceranno gli irriducibili a vaccinarsi? Ma davvero pensiamo che arriveremo al 100% di vaccinati? Non si metteranno invece difficoltà tutte quelle aziende che dovranno sostituire collaboratori che magari hanno anche competenze ed esperienze importanti? Non sarebbe più opportuno trovare un punto di incontro? Altrimenti si renda obbligatorio il vaccino senza green pass o si abbia il coraggio di fare una norma che preveda il licenziamento per chi non lo vuole fare. Ai posteri l’ardua sentenza» così il sindaco conclude il suo sfogo.