Vincono gli Scajola, promossi e bocciati alle elezioni provinciali

20 dicembre 2021 | 07:00
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Vincono gli Scajola, promossi e bocciati alle elezioni provinciali

Chi ha votato chi

Imperia. Alcuni direbbero che gli unici dati certi a meno di 24 ore della chiusura delle elezioni provinciali siano tre. Che Claudio Scajola è il nuovo presidente, che Alberto Biancheri è stato il più votato (anche se in termini di voti ponderati) e che il secondo alle urne, Armando Biasi, è arrivato così vicino al primo che, per essere sindaco di una piccola cittadina come Vallecrosia, gli spetta di diritto il titolo di più votato a parimerito.

La realtà è ancora più stringente: la provincia di Imperia è di fatto nelle mani degli Scajola. Il primo è sindaco di Imperia, ex ministro e ora anche presidente della Provincia. Il secondo è suo nipote Marco, assessore regionale al secondo mandato, uomo di Giovanni Toti nell’Imperiese. Messi insieme sono il risultato di questa tornata elettorale di secondo livello, disputata tra sindaci e consiglieri del Ponente, terminata con un sostanziale 8 a 2 per il centrodestra.

Elezioni provinciali 2021

(Scheda verde: Comuni di Sanremo e Imperia. Scheda rossa: Comuni di Taggia, Ventimiglia e Bordighera, Scheda grigia: Diano Marina, Camporosso e Vallecrosia, Scheda arancione: Ospedaletti e San Bartolomeo al Mare, scheda azzurra: Comuni con popolazione residente inferiore a 3000 abitanti)

Biancheri, bene ma non benissimo. Il sindaco di Sanremo si porta a casa 14 schede verdi che in totale gli valgono 8400 e virgola voti ponderati. La maggioranza che lo sostiene a Palazzo Bellevue si è compattata intorno a lui dopo il dietro front che l’ha visto protagonista nella corsa alla presidenza, anticipato dall’altro dietro front che ha visto protagonisti gli ex amici sindaci Conio, Biasi ed altri. Tolto a Biancheri il voto della consigliera di Sanremo al Centro Ethel Moreno – andato per accordi espliciti al marito e sindaco Vittorio Ingenito, in lista con il centrodestra -, al primo cittadino di Sanremo manca all’appello un altro voto del suo gruppo di riferimento. Promosso con riserva.

Vittorio Ingenito. Grande escluso della lista di centrodestra è il sindaco di Bordighera. Primo dei non eletti, penultimo in lista, gli passa davanti, grazie all’apporto fondamentale di Liguria Popolare e di tanti amministratori dell’entroterra Imperiese, il capogruppo della Lega a Sanremo Daniele Ventimiglia, a cui spetterà l’onere di rappresentare Sanremo nella maggioranza del prossimo consiglio provinciale. Per il primo cittadino della Città delle Palme è un duro colpo a un anno e mezzo dalla scadenza del suo mandato: raccoglie 6 schede rosse quando la sua maggioranza poteva esprimerne fino a 11.

Luigino Dellerba. Il presidente della Provincia uscente è la dimostrazione che l’entroterra può far sentire ancora la propria voce. Tolti i sei voti da 600 (le più ambite schede verdi), che il sindaco di Imperia gli ha fatto recapitare sotto casa, Dellerba – fedelissimo di Scajola -, raccoglie ben 77 amministratori locali di piccoli municipi. Quelli che alle provinciali esprimono meno valore in termini di voti ponderati. Tuttavia 77 per 40 fanno comunque oltre 3000 voti validi che portano Dellerba ad un soffio dal fare primo della lista di centrodestra.

Barbara Feltrin e Manuela Sasso. L’assessore di Cambiamo a Diano Marina è la donna più votata con 7141 “preferenze”. Pesca cinque schede verdi provenienti dai consiglieri del capoluogo che sommate a quelle di tanti piccoli comuni e dell’amministrazione di cui fa parte, danno soddisfazione personale a lei e al suo partito di riferimento.

Il sindaco di Molini di Triora è la seconda donna più votata con 6484 “preferenze”. Fratelli d’Italia, che la sostiene, si era dimostrato un partito sull’orlo del crack alla vigilia della formazione delle liste. Alla prova dei fatti il risultato è sorprendente.

Marco Scajola. Cambiamo porta a casa il titolo di primo e più influente partito su scala provinciale. L’assessore regionale all’Urbanistica conferma indirettamente l’exploit che lo aveva visto protagonista alle recenti elezioni regionali, sostenendo tre candidati – Biasi, Conio e Feltrin -, portandoli tutti e tre dentro con un totale di 23639 voti ponderati. Praticamente una lista nella lista.

Claudio Scajola. A buon intenditor poche parole. Il risultato da candidato unico alla presidenza è maggiore della somma dei voti dei candidati consiglieri che lo hanno sostenuto, segno che il consenso è arrivato anche da schieramenti opposti al suo. La presidenza è uno dei pochi incarichi pubblici che mancavano all’interno di una carriera sfolgorante segnata da alti e bassi. Politicamente morto e risorto più volte. Praticamente una fenice.

Nel commentare il risultato elettorale, Scajola ha parlato di tempi per la Provincia che richiedono coraggio e scelte precise. La sua presidenza andrà ad interrompere un lungo periodo di compromesso tra le città di Sanremo e Imperia. Rivali storiche sul piano politico ed economico ma in fondo facce di una stessa moneta, coniata appositamente per la “periferia dell’Impero”. Scajola oggi è nuovamente forte quasi come un tempo, ha di fronte a sé un secondo mandato a portata di mano e quattro anni da presidente della Provincia. Dall’altra parte c’è Biancheri, che con Scajola non ha più nulla da spartire, al giro di boa dal suo secondo mandato e con il futuro del proprio progetto civico da impostare. A partire dalla ricerca di un erede. Il tempo è sempre galantuomo ma a volte fa anche la differenza.

Cambiamo gruppo provinciali

(Gli eletti di Cambiamo in consiglio provinciale insieme all’assessore regionale Marco Scajola)