Ventimiglia, si scalda il consiglio su sensibilizzazione vaccini tra parolacce e saluto romano

22 dicembre 2021 | 09:19
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Ventimiglia, si scalda il consiglio su sensibilizzazione vaccini tra parolacce e saluto romano

Presidente del consiglio Spinosi richiama Palmero: «Usi altri toni o la caccio dall’aula»

Ventimiglia. Doveva essere una mozione condivisa da tutti, quella portata dalla minoranza a cui si è associata l’intera maggioranza, ma nonostante il tema, ovvero «predisporre una campagna informativa di concerto con Asl1 e altri sindaci del territorio Intemelio volta a sensibilizzare coloro che ancora non sono vaccinati sull’utilità del vaccino, per scongiurare ulteriori problemi sanitari, economici e sociali», i toni si sono scaldati e non poco.

Sono trascorsi circa un’ora e dieci minuti dall’inizio dell’assise, quando il consigliere Giuseppe Palmero, sentiti gli interventi dei consiglieri di opposizione, dichiara: «Restiamo nel seminato. Parliamo di sensibilizzazione e cerchiamo soluzioni per come convincere il trenta per cento che manca a vaccinarsi. Di certo non dando colpe, così domani scriviamo post e diciamo che è colpa del sindaco, è colpa di sto cazzo». Una frase d’impeto, che manda su tutte le furie il presidente del Consiglio comunale Andrea Spinosi: «La richiamo formalmente – tuona Spinosi interrompendo Palmero – Lei non può parlare in questi termini in consiglio comunale, la prossima volta la mando fuori».

Materia del contendere, appunto, la mozione presentata dalla minoranza consiliare che impegna il sindaco della città di confine a predisporre una campagna informativa di concerto con Asl1 e gli altri sindaci per convincere gli scettici a vaccinarsi in una città come Ventimiglia, tra l’altro, che è una delle località della provincia di Imperia e della Liguria con il minor numero di vaccinati e una delle più alte percentuali di contagi, dovuta anche alla vicinanza con la Francia che è zona rossa. «Mi scuso certamente col presidente per il tono che ho usato ma io… in un’aula dove tra l’altro ci si saluta, facendo il saluto romano ed è sotto gli occhi di tutti…». Palmero, nel scusarsi per l’atteggiamento tenuto in aula, accenna anche al saluto fascista di un consigliere, a cui avrebbe assistito all’apertura dell’assemblea.

L’intervento di Palmero nasce a difesa del sindaco Scullino, durante la discussione della mozione, che poi era anche un commento alla pandemia e alla situazione dei contagi a Ventimiglia, per i quali il consigliere Domenico De Leo aveva detto: «Si poteva fare di più». «Probabilmente è stato detto nell’enfasi degli interventi, ma dara la colpa al sindaco e all’amministrazione comunale che non si è fatto abbastanza – dichiara Palmero -. Cosa dovevamo fare? Chiudere le frontiere con un cancello? E’ stato detto (…) le colpe se proprio dobbiamo trovarle (…) ma non funziona così, cominciamo a fare campagna di sensibilizzazione seria con dati seri… E’ stato detto che dovevamo fare molto di più. Cosa dovevamo fare? Per me è allucinante! In Francia i controlli sono a zero, alla frontiera la situazione è disperata. Sfido chi di voi non ha un conoscente che è pendolare od ha contatti con la Francia che non abbia avuto contagi. Non giriamoci troppo intorno (…) Siamo tutti dalla stessa parte, ne sono sicuro. Però andiamo a prendercerla con il sindaco? Cosa gli diamo una siringa in mano e va a farli lui i vaccini? Cos’ha di più da fare?».

E ancora: «Credo che siamo un po’ usciti dal seminato di quello che doveva essere l’intento della mozione che tutti abbiamo sottoscritto. Se la mozione doveva essere un j’accuse all’amministrazione e al sindaco io credo che veramente siamo usciti fuori dal seminato. Perché illudersi, ma veramente come dice il consigliere D’Eusebio, che il problema adesso siano due giorni di scuola, che sicuramente può influire, ma sembra che viviamo in una bolla di vetro a questo punto. Ventimiglia, al 19 dicembre, aveva 243 positivi su una popolazione di circa 30mila abitanti. In Francia solo ieri ci sono stati 48mila nuovi casi. Ora per carità se dobbiamo trovare per forza la colpa per qualcuno, perché qua ho sentito parlare di colpe…».

La mozione era stata illustrata dal consigliere di minoranza Alberto Ballestra: «Eravamo partiti bene, marzo, il Comune si è impegnato. Noi ci siamo impegnati, abbiamo lavorato. Però qualcosa non ha funzionato. Sono più di 300 nella nostra provincia (i nuovi casi, ndr) e noi siamo il peggio del peggio. Come medici abbiamo delle responsabilità. Il comune ha fatto tanto però forse non basta. Domenica ho chiamato il sindaco e ho detto: chiuda le scuole, non le ha chiuse (…)».