Cambiamo

Presidente Toti a Sanremo: «Il Ponente non ha bisogno di ulteriori misure restrittive» fotogallery

Incontro voluto dai fedelissimi e dai simpatizzanti del partito "arancione"

Sanremo. «La zona rossa e la zona arancione valgono a livello regionale e la regione Liguria è lontana da quei numeri. Resta che la provincia di Imperia, soprattutto verso il confine di Ponente con la Francia, ovviamente risente delle altissime percentuali di contagio della Costa Azzurra e della Provenza e, come era già accaduto nel passato, ne paga le conseguenze più di altre zone della regione. Ma gli ospedali sono, rispetto ad altre ondate che abbiamo già vissuto in questo territorio, tutto sommato in una situazione di relativa tranquillità: le percentuali di occupazione dei posti letto a livello regionale restano molto al di sotto della soglia arancione, diciamo appena al di sopra della soglia gialla, quindi io direi che non corriamo particolari rischi». Lo ha detto il presidente di Regione Liguria e assessore alla Sanità Giovanni Toti, giunto a Sanremo insieme all’assessore regionale Marco Scajola per incontrare fedelissimi e simpatizzanti presso il ristorante Strambò, in via del Castillo, a Sanremo.

Un incontro voluto dagli uomini di Cambiamo, partito fondato dal presidente Toti, sia per scambiarsi gli auguri di Natale che per fare il punto sulla situazione politica nell’estremo Ponente ligure. Presenti, tra gli altri, i sindaci: Mario Conio (Taggia), Armando Biasi (Vallecrosia), Marcello Pallini (Santo Stefano al Mare), Cristiano Za Garibaldi (Diano Marina) e Massimo Di Fazio (Triora) e il vice sindaco di Camporosso Maurizio Morabito.

Il governatore ha dunque scongiurato, almeno per il momento, l’ingresso in zona arancione o peggio rossa per la provincia imperiese, sottolineando però l’importanza di adottare i comportamenti di prudenza quali «l’uso della mascherina, la capacità di non assembrarsi in locali chiusi e tutta la campagna di vaccinazione, con il procedere spedito delle terze dosi» che «certamente miglioreranno la situazione, ci auguriamo tutti».

Ma i numeri, soprattutto a Ponente, sono inclementi tanto che la circolazione del virus è sicuramente maggiore in provincia di Imperia che nel resto della Liguria. E’ possibile pensare a misure ad hoc per la zona di confine con la Francia? «Fino a quando la regione non entra in zona arancione nel suo complesso – ha risposto Toti – Non si prendono misure ulteriormente restrittive. La zona gialla non prevede misure restrittive. Ho sentito anche il ministro della Salute, ovviamente ci siamo sentiti con i sindaci del territorio: per il momento, data la situazione degli ospedali, sarebbe francamente afflittivo, punitivo e ingiustificato, delle misure di contenimento. Quando è stato necessario farlo, come sapete bene, non abbiamo esitato anche in momenti complicati come il Festival di Sanremo dello scorso anno. Al momento direi che la situazione non è questa».

Parlando del Festival di Sanremo, che si svolgerà a febbraio, e di una possibile preoccupazione per il suo svolgimento in sicurezza, il presidente ha dichiarato: «Io non parlerei di preoccupazione. C’è attenzione, questo sì. Monitorare costantemente i dati. Il 15 di gennaio scade la normativa attualmente in vigore nel Paese, il cosiddetto “decreto super greenpass”, che regola le misure di contenimento del Covid, quando saremo dopo le festività di capodanno, ci risiederemo al tavolo con il governo, analizzeremo la situazione della pandemia sia in termini di contagiati, sia in termini di circolazione del virus e ovviamente faremo tutte le nostre osservazioni al governo. Tenete presente che rispetto alle precedenti ondate, grazie alla straordinaria efficacia del vaccino, su ogni 100 contagiati un tempo ne avevamo in ospedale purtroppo 21, oggi ne abbiamo un po’ meno di 7». E ancora: «Per ora le misure prese sono molto stringenti, speriamo ovviamente che funzionino. Anche oggi abbiamo fatto, su 17mila vaccini, quasi 900 prime dosi, quindi vuol dire che un ravvedimento c’è, vediamo come va anche in questo senso».

Sulle elezioni provinciali, che si svolgeranno domani e avranno quale annunciato vincitore il sindaco di Imperia Claudio Scajola, unico candidato alla presidenza, Toti commenta: «Posso dire che centro destra ha saputo trovare le ragioni di unità, anzi di maggiore unità rispetto al passato; ha percorso la stessa strada che ha percorso alle regionali, quando tutti in questa provincia hanno appoggiato la mia candidatura, poi risultata vincente, sia chi aveva corso con noi negli anni passati, sia chi si è unito con noi in un secondo tempo. Quindi la scelta di un candidato unitario del centrodestra è sicuramente un dato positivo che fa ben sperare per l’unità della coalizione anche per le amministrative di primavera, sostanzialmente ovunque e quindi direi che è un risultato che sono soddisfatto si sia portato a casa in questa provincia dove il centrodestra in regione Liguria ha sempre avuto un valore particolare».

Sulle Autostrade. «Il piano definitivo di fine lavori non credo si potrà vedere prima di 36 mesi, salvo che non ci siamo ovviamente ulteriori situazioni ad oggi inesplorate e inaspettate. E’ chiaro che è un piano che andrà via via a diminuire il suo impatto, quindi con periodi di pausa come quello natalizio, che scatterà tra qualche giorno. Anche oggi i cantieri sono stati smontati come in tutti i fine settimana. Subito dopo le vacanze di Natale, programmeremo la primavera-estate per i ponti. E’ chiaro che sono lavori imponenti che riguardano le gallerie, i viadotti, le barriere fonoassorbenti: è un piano molto ambizioso, i disagi ci saranno ancora, speriamo sempre di meno e sempre più contenuti nel tempo».

«Abbiamo voluto pensare questa data insieme al presidente Toti per incontrare un po’ di amici – ha detto l’assessore regionale Marco Scajola – Ovviamente con la massima prudenza e con tutte le regole che ci sono in questo periodo difficile, quindi stando all’aperto e con il green pass. E’ un momento difficile, avevamo qualche dubbio, ma abbiamo voluto raccogliere l’invito di amici di trascorrere anche pochi minuti insieme al presidente in un momento che si avvicina al Natale. Un Natale che è ancora di grande preoccupazione, perché i dati sulla pandemia sono purtroppo ancora pesanti e ci sono ancora molte preoccupazioni». «Dall’altra parte – ha aggiunto – Si fa anche un po’ il punto sulla situazione politica: il nostro movimento che sta andando molto bene qui in Liguria e in provincia di Imperia. Abbiamo dato vita nei giorni scorsi anche al nuovo gruppo consiliare a Ventimiglia. La nostra vuol essere la politica di vicinanza agli amministratori locali, soprattutto quelli dei piccoli Comuni che spesso sono dimenticati dalla politica e noi invece vogliamo che la nostra scuola politica, il nostro movimento, il nostro partito sia fatto da persone che vivono, conoscono e amano il territorio e con questo si confrontano».

Quali obiettivi vi siete posti per il 2022 come partito? «Gli obiettivi sono sicuramente quelli di lavorare. Abbiamo tanti amministratori, tanti sindaci, tanti consiglieri comunali, tanti consiglieri regionali, quindi il nostro obiettivo è quello di lavorare sul territorio, di fare in modo che la nostra classe dirigente dia risposte concrete ai cittadini. Non pensiamo ai numeri del partito, non pensiamo alle tabelle o ai sondaggi, pensiamo che in un momento come questo la politica deve diventare politica con la “p” maiuscola e deve essere concreta e vicina alla gente».

Dopo Ventimiglia ci saranno altri gruppi di Cambiamo che potranno nascere nel 2022? «Sì, c’è molto fermento, mi fa molto piacere perché ci sono molti amici che si stanno avvicinando e quindi il 2022 sarà sicuramente un anno importante per il nostro gruppo e l’arancione sarà ancora più presente in provincia».