Pontedassio, replica del sindaco Ilvo Calzia alla pratica edilizia casa di riposo “Opere pie Agnesi”
«Sono ancora in attesa di ricevere il progetto completo da portare in consiglio comunale, sollecitato da maggio».
Pontedassio. In merito alle recenti dichiarazioni rilasciate dal Cda della casa di riposo Agnesi, relative ad una apparente “inerzia” da parte del comune, il sindaco di Pontedassio, Ilvo Calzia, replica facendo il punto sulla situazione e ricostruendo i passaggi, data per data.
«Voglio soffermarmi un attimo, senza polemiche, sulla reale situazione della pratica della Casa di Riposo per trasformare alcuni vani in locali di servizio e per l’ampliamento della struttura. Recentemente ho letto in rete due articoli in cui i membri del Cda della Casa di Risposo lamentano un’inerzia del comune sulla pratica. La verità sta nel seguito della mia risposta».
Segue quindi una ricostruzione dettagliata dei fatti da parte del primo cittadino: «Questa primavera ho incontrato i responsabili della Casa di Riposo e mi hanno illustrato il progetto, che ho immediatamente condiviso. Ho fatto notare che la zona in cui devono intervenire nel vecchio piano regolatore, che avevo redatto io, era stata individuata come zona per servizi, proprio in previsione di un cambio d’uso e un ampliamento di questa struttura che fornisce servizi indispensabili alla comunità. Con quel Piano Regolatore quindi l’intervento sarebbe stato immediatamente eseguibile. Dal 2018 è però entrato in vigore il nuovo Puc, il cui iter è durato oltre cinque anni e purtroppo credo per una disattenzione (del tecnico redattore e dei responsabili della Casa di Riposo), oggi la zona è destinata solo a locali abitativi, non più ai servizi e non prevede ampliamenti. Il Cda ha dato incarico a un tecnico di fiducia per predisporre il progetto e trasmetterlo al comune. Ho ricevuto il tecnico e gli ho spiegato chiaramente che a questo punto bisogna presentare un progetto in variante al Puc e in deroga ad alcuni parametri edilizi. Per cui la soluzione più semplice e veloce è quella di presentare il progetto attraverso lo Sportello Unico delle Attività Produttive, che prevede una procedura con conferenza dei servizi in cui tutti i soggetti (Regione, Provincia, Comune, Asl, Vigili del Fuoco, ecc.) esprimono il loro parere in un unico procedimento. In data 14 maggio 2021 il tecnico ha presentato un progetto incompleto per la procedura di cui sopra. Ho dovuto quindi richiedere di integrarlo con tutti gli elaborati richiesti dalla legge».
Come si è evoluta la situazione da maggio? Il sindaco prosegue: «Dal 14 maggio scorso non ho più ricevuto nessun elaborato. In data 5 ottobre 2021 mi scrive il Direttore della Casa di Riposo “facendo finta di non sapere nulla di tutto ciò” e lamentando l’inerzia del comune. Con mia nota del 1 novembre 2021 gli ho risposto spiegandogli nuovamente tutta la procedura e richiedendogli gli elaborati necessari per continuare l’iter, ma soprattutto ribadendo che sono ancora in attesa di ricevere il progetto completo da portare in consiglio comunale. In data 18 dicembre il Cda, attraverso i giornali, mi dice che non sto facendo niente!».