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Pietrabruna, nasce il memoriale diffuso per ricordare le vittime della “strage degli innocenti”

16 dicembre 2021 | 07:18
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Pietrabruna, nasce il memoriale diffuso per ricordare le vittime della “strage degli innocenti”

Le misure delle stele sono state scelte secondo la sequenza di Fibonacci

Pietrabruna. Il16 dicembre del 1944 ventotto civili, tra cui due sacerdoti, vennero barbaramente trucidati dai nazifascisti nella seconda guerra mondiale: sospettati di sostenere la resistenza, vennero bruciati vivi nella chiesa che si trova a Torre Paponi, frazione di Pietrabruna.

Sabato 18 dicembre alle ore 10.30, nello stesso luogo si terrà l’inaugurazione del memoriale dei martiri della “Prima Zona Liguria”, l’inizio di un percorso che parte da Torre Paponi e si svilupperà in tutta l’area della Liguria.

«Mille stele per ricordare oltre 1000 morti: una sorta di Stonehenge della memoria. Un lavoro di ricerca storica effettuato da Pino Fragalà, prodotto di lavoro di anni legati al reperimento di immagini e documentazioni che oggi vedono un’applicazione concreta» commenta Giuliano Arnaldi dell’associazione “Fischia il Vento” che, unitamente all’Anpi Provinciale di Imperia inaugureranno l’installazione del primo monumento, composto da 28 stele in ferro: una per ciascuna vittima.

Un evento internazionale, sostenuto dal Centro Studi Rainer Kriester di Berlino e dalla Fondazione Tribaleglobale, patrocinato dal Comune di Pietrabruna. «Abbiamo scelto di onorare la memoria dei martiri della prima zona Liguria, da Ceriale a Ventimiglia, creando un memoriale diffuso: in ogni luogo dove c’è stata una strage ergeremo un numero di stele pari al numero di persone che sono state assassinate. Su ogni stele una foto che faccia memoria di quel martire». Per la realizzazione delle stele è stato scelto il ferro, un materiale solido che subisce l’azione del tempo e che diventa ancora più suggestivo con il suo trascorrere.

Le misure delle stele non sono affidate al caso: sono state scelte secondo la sequenza di Fibonacci «l’arte è scienza e la scienza è splendida. Evocare questa scelta è armonia dell’essere umano per dichiarare opposizione alle barbarie» conclude Arnaldi.